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Le luci e le lanterne di segnalazione rappresentano uno degli ultimi particolari da realizzare ed interrompono la linearità del bordo dello scafo. Sono spesso solo un punto di colore vivace ma attireranno l’attenzione più di altri particolari o manufatti.

Le lanterne in legno e i dettagli da aggiungere

Le lanterne in legno e i dettagli da aggiungere

Anche se ci si deve attenere ai disegni la struttura in legno è di semplice costruzione.

Il vetro della lanterna

Il vetro della lanterna

L’elemento più interessante è rappresentato dal vetro della lanterna, si possono adoperare allo scopo due piccole lampadine. In alternativa si deve sagomare dello spure o della plastica  trasparente ma il risultato finale sarebbe comunque un vetro dalla superficie opaca.
Lavorando delicatamente con un nuovo disco abrasivo montato su un minitrapano si deve asportare la parte inferiore della lampadina.

Le lanterne finite ma senza la campana di vetro

Le lanterne finite ma senza la campana di vetro

La struttura è semplice da realizzare con dei listelli di noce da 0,5 mm di spessore rinforzati all’interno con un listello quadrato da 1 mm di lato il cui bordo è stato ulteriormente assottigliato con la carta di vetro. La protezione metallica viene realizzata utilizzando tre gradini di una scala in ottone curvata a quarto di cerchio e con i piedini accorciati in modo che assuma la forma voluta e combaci con il bordo.

Il vetro della lampadina e i supporti

Il vetro della lampadina e i supporti

Per simulare il coperchio superiore della lanterna si sovrappongono due anelli in metallo nero uno più largo con sopra uno più stretto, mentre per la base si adoperano due piccoli oblo tagliati a formare un angolo retto.

Le lanterne finite con la campana di vetro inserita

Le lanterne finite con la campana di vetro inserita

Per dare profondità al colore verde o rosso si dipinge dapprima l’interno del legno e il metallo della scaletta con dell’acrilico o del primer bianco e successivamente si passano alcune mani leggere di acquerello.

La lanterna finita confrontata con l’originale

La lanterna finita confrontata con l’originale

Nonostante le dimensioni siano assai contenute l’effetto è davvero interessante.

Disponendo della documentazione adatta è facile ricostruire questi particolari come nell’esempio della foto qui sopra del Cutty Sark.

Complesso chiglia ordinate e falsi ponti

Complesso chiglia ordinate e falsi ponti

Il corretto allineamento e perpendicolarità tra la chiglie e le ordinate è garantito dall’inserimento dei finti ponti i quali contribuiscono anche alla solidità della struttura e alla resistenza agli urti accidentali.

Punto critico di rottura

Punto critico di rottura o svergolatura

Inspiegabilmente però l’area dello specchio di poppa è fissata solo sulla falsa chiglia, rimane quindi il timore che la poppa si possa svergolare durante la fase di listellatura.

Non uno ma diversi listelli guida

Non uno ma diversi listelli guida

Il sistema scolastico prevede di iniziare il rivestimento dello scafo con il classico primo listello, ma per evitare delle svergolature se ne possono posare diversi fissati al di sotto delle fiancate dei ponti di batteria.

Nella zona della poppa la falsa chiglia è stata assottigliata ad un terzo dello spessore e in questa fase oscilla parecchio.

Per garantire la corretta perpendicolarità della poppa con il resto dello scafo si inserisce tra le ordinate uno spessore realizzato con del legno di balsa, non va incollato ma solo bloccato con degli spilli.
Si utilizzano dei comuni listelli di tiglio da 5×2 mm lunghi un metro.

Si incolla su un lato il primo listello guida di base in corrispondenza delle tacche riportare sulle ordinate, si gira lo scafo e si incollano DUE listelli, lo si gira di nuovo e ne applicano altri DUE, si continua così fino a posizionarne sei per parte.

Ovviamente per garantire una maggiore tenuta si incollano i listelli anche di lato fissandogli gli uni agli altri e per bloccarli sulle ordinate si usano degli spilli da sarto.

 

I listelli guida della chiglia

I listelli guida della chiglia

Come si può vedere i listelli sono sottoposti ad una notevole torsione lungo l’asse longitudinale, le frecce BLU vogliono evidenziare la chiglia assottigliata, questa operazione è necessaria per ottenere dopo il rivestimento lo stesso spessore del timone.

Rinforzi del listello guida della chiglia

Rinforzi del listello guida della chiglia

Nel riquadrino si vedono due spezzoni di listello, le frecce ROSSE indicano il bordo con lo spigolo smussato.

Posizionamento del rinforzo

Posizionamento del rinforzo

Si abbonda con la colla vinilica in e si inseriscono i rinforzi a pressione in modo tale  da aumentare la superficie di contatto sia  con il listello sia con la chiglia.

Inserimento a pressione del rinforzo

Inserimento a pressione del rinforzo

Le frecce BLU mostrano i rinforzi ora in posizione.
Questo semplice accorgimento garantirà una struttura molto solida.

Dettaglio dei rinforzi della chiglia

Dettaglio dei rinforzi della chiglia

Le frecce BLU evidenziano i dettagli del rinforzo.

Durante la fase di lisciatura del primo fasciame da quest’area sarà asportato molto materiale riducendo sensibilmente lo spessore reale del listello, in alcuni punti sarà ben al di sotto del millimetro e risulterà essere molto fragile.

La freccia ROSSA evidenzia in modo chiaro il punto di rottura dello scafo. Questa anomalia costruttiva è presente anche in altri modelli (per esempio nella corazzata RN Roma) e sinceramente non se ne capisce il motivo.

RICOSTRUIRE GLI INFISSI DELLE FINESTRE

Cosa serve per realizzare gli infissi delle finestre

Basta un listellino per migliorare gli infissi delle finestre

Su un vascello le finestre devono essere tutte uguali ed essere costruite nello stesso modo per rendere uniforme lo scafo nel suo insieme.
Nei kit queste vengono fornite già belle e pronte da montare. Spesso sono realizzate con una fusione metallica brunita o dorata.
I materiali allegati ai kit sono però contati e non è quasi mai possibile acquistare elementi aggiutivi.

Si devono quindi costruire ex-novo.

 

Come dimensionare gli infissi delle finestre

Sono necessari solo pochi listelli di scarto

Per prima cosa si riveste l’interno dell’apertura della finestra con dei listelli di noce in modo da avere lo stesso colore della facciata.

Di solito il legname di queste paratie era posato orizzontalmente ma nei vascelli di maggiori dimensioni si posava un secondo strato a rinforzo ed ovviamente i corsi erano incrociati e quindi alla vista finale erano in verticale.

Per gli infissi interni si utilizza un semplice listello in tiglio da 1×2 mm che corrispondono a circa 7×14 cm reali, lo si piega senza tagliare in modo da avere quattro spezzoni che rimangono uniti tra di loro.

 

Come mettere realizzare gli incastri degli infissi

Le incisioni dei listelli

Dapprima si bloccano i quattro spezzoni di listello con del nastro adesivo da carrozziere in modo che rimangano uniti.
Si pratica un’incisione della larghezza di 1 mm fino a quasi la metà dell’altezza del listello. Si utilizza un seghetto a denti stretti e si allarga la fessura con una lima piatta, vanno bene anche quelle in cartone per le unghie.

 

Come mettere realizzare gli incastri degli infissi

I listelli con l’incastro

Una volta che il listello viene liberato dal nastro adesivo si avranno ottenuto quattro incastri perfettamente uguali tra di loro.

 

Come mettere a squadra i montanti degli infissi

I listelli sono perpendicolari

Per realizzare il montante centrale che sporge leggermente rispetto alla struttura della finestra si separano i quattro listellini e si incastrano a due a due.
Siccome l’incisione non è molto profonda uno dei due montanti rimarrà più alto di circa 0,3 – 0,5 mm che corrispondono a 2 o 3,5 cm reali. Per garantire una perfetta perpendicolarità si utilizzano dei comunissimi (almeno per chi ha bimbi piccoli) mattoncini da costruzione.

 

Come assottigliare i montanti degli infissi

Gli incastri sono perfettamente perpendicolari

I listelli incollati nello step precedente presentano due altezze differenti e quindi si pareggia il livello da solo un lato che è quello interno allo scafo.
In questo modo si simula il battente centrale verticale che permette l’apertura della finestra.

 

Gli infissi interni di una finestra

La finestra vista dall’esterno

La croce della finestra viene correttamente dimensionata all’apertura e quindi incollata.
Osservando attentamente il davanti si nota come il montante verticale sia leggermente sporgente rispetto a quello orizzontale.

 

Come incollare gli infissi dall’interno

La finestra vista dal retro

Per garantire un ancoraggio perfetto si utilizza la colla aliphatica applicando sul retro quattro puntini, una volta asciutta la colla si ritira ed eventuali eccedenze potranno essere asportate con la lama di una taglierina.

La colla vinilica una volta asciutta non è carteggiabile perché rimane sempre un po’ molliccia, mentre quella aliphatoca si indurisce ed è perfettamente lavorabile.

Alla fine la struttura che ora appare troppo chiara verrà passata con una mano di mordente noce ed uniformata alla facciata.

IMPREZIOSIRE LA PARATIA DI PRUA

La paratia di prua è quasi finita.

L’immagine qui sopra mostra la paratia di prua de “Le Soleil Royal”.

Una particolarità delle paratie di prua di questo tipo di galeone è data dal fatto che sono leggermente inclinate all’indietro.

Rispetto al kit di montaggio standard sono state eseguite le seguenti migliorie:

  1. Le finestre presentano gli infissi con del vetro applicato con un effetto anticato (leggermente ondulato e con qualche imperfezione).
  2. Le porte di accesso sono ricostruite e lasciate leggermente aperte per conferire una maggiore profondità al modello.
  3. I sabordi sono stati abbassati al livello del trincarino e alla stessa altezza della batteria laterale.

Nei kit i particolari più complessi vengono forniti in metallo stampato e spesso si tratta di particolari dalla qualità dozzinale e che si possono riprodurre più fedelmente in legno.

 

Prua inclinata de “Le Soleil Royal"

La paratia di prua non va montata perpendicolare allo scafo ma

La paratia di prua è inclinata all’indietro di circa cinque gradi.

Nell’immagine a sinistra si può notare come la posizione del sabordo non è stata ancora modificata spostando l’apertura più in basso.
(vedi l’articolo “MIGLIORARE LA PARATIA DI PRUA “).

Vuoi approfondire l’argomento?

 

Retro paratia di prua

Il retro della paratia di prua.

Quale ultima miglioria viene tagliata l’apertura della porta, per le misure ci si può avvalere delle miniature in metallo allegate al kit.
La cassa interna viene rivestita di legno di noce, per conferire una maggiore profondità i lati verticali sono stati ricavati da listelli leggermente più chiari.
Si deve garantire una perfetta perpendicolarità dello stipite e quindi della porta finita, fissando provvisoriamente la paratia inclinata sul modello per il tempo necessario alla colla di asciugare.

 

Paratia fissa di prua

La paratia di prua è incollata sullo scheletro, si noti lo sfondo colorato in modo non uniforme.

L’ordinata di prua e la relativa costola non sono tra di loro parallele e si forma perciò uno spazio triangolare vuoto che si può sfruttare per conferire una profondità di campo. Si dipinge l’interno di nero antracite, praticamente si tratta di un grigio scurissimo.

Non si deve utilizzare il nero puro o assoluto perché il cervello umano è allenato a riconoscerlo e lo individua immediatamente spostando l’attenzione dai particolari posti in primo piano allo sfondo nero.

In modo analogo anche l’interno dei sabordi subirà lo stesso trattamento cromatico.

Le mura esterne nella zona della prua sono leggermente arcuate verso l’interno e per garantire una maggiore stabilità si può sfruttare lo spazio vuoto per incollare un rinforzo che garantisca la corretta posizione.

 

Paratia di prua finita

Paratia di prua finita incollata in posizione.

La parte esterna della paratia viene rivesta con dei listelli di legno di noce ad appoggiata provvisoriamente per valutare l’effetto d’insieme.

Nei vascelli con tonnellaggio ridotto la posa dei listelli sulle paratie deve essere parallelo, ma in quelli di dimensioni maggiori il rivestimento è doppio e quello che vediamo è posto in verticale.

Per mascherare l’antiestetico legno chiaro della balsa gli stipiti delle porte vengono rivestiti con un’essenza di noce e per conferire una maggiore profondità i lati verticali sono leggermente più chiari. Si deve anche garantire una perfetta perpendicolarità del montante rispetto allo scafo e non alla paratia che è inclinata, la soluzione migliore consiste nel fermarla provvisoriamente sullo scafo per il tempo necessario alla colla di asciugare.

CORREGGERE GLI ERRORI DELLA PARATIA DI PRUA

La paratia di prua presenta è errata.

La paratia di prua presenta una grossa anomalia con i sabordi inferiori troppo alti rispetto alla linea del ponte.

Tanto nei modelli in kit quanto nelle tavole destinate all’autocostruzione si trovano sempre delle incongruenze dovute ad una  affrettata fase di sviluppo del progetto seguita da una assente fase di controllo, verifica e correzione.

L’occhio di un modellista può talvolta individuarli subito, altre volte invece si viene a conoscenza del problema leggendo i forum dedicati su internet ed infine certi errori non vengono individuati se non a montaggio ultimato.

Per fare un esempio concreto se osservassimo la paratia di prua del “Le Soleil Royal” quando questa è smontata ed è appoggiata sul tavolo da lavoro è quasi impossibile accorgersi che presenta una grossa anomalia con i sabordi inferiori troppo alti rispetto alla linea del ponte. In questo caso è facile rimediare anche se la paratia è già stata incollata perché è sufficiente chiudere le due aperture errate ed aprirne altre due un po’ più in basso.
In ogni vascello il settore della prua è molto ricco di particolari che possono essere ben dettagliati e le migliorie che si possono apportare sono numerose.