Le scialuppe della RRS Discovery
12) Il telone di copertura
Le scialuppe a bordo della RRS Discovery erano protette con un telo che le ricopriva completamente.
Le scelte possibili sono sostanzialmente due:
1) utilizzare della pellicola di alluminio (del tipo per alimenti).
2) utilizzare dello stucco.
La carta di alluminio la si trova in cucina ed è facile da tagliare e da modellare ma non consente di realizzare pieghe, rigonfiamenti ed avvallamenti complessi perché di fatto è un unico pezzo e se lo tiri da un lato poi ti manca dall’altro. In pratica è più indicata per simulare un tessuto teso o con poche pieghe ben marcate.
Lo stucco invece presenta molte difficoltà e se lavorato male crea delle crepe e delle micro fessure anche a distanza di giorni, inoltre è rigido e non è flessibile. Deve poi essere lisciato e sagomato in modo realistico. In definitiva da solo non è sufficiente a creare un effetto realistico e deve essere completato con altre tecniche ed altri materiali.
Dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro decido di scartare la pellicola di alluminio e di affrontare la sfida con lo stucco.

attrezzi necessari a riprodurre il telone protettivo sono facili da reperire.
Utilizzo uno stucco Tamiya bianco in tubetto. Per spalmarlo utilizzo una piccola spatola a cazzuola da artista ed un pennello usato a setole morbide.

Spalmo lo stucco solo nella parte interna del ponte della scialuppa.
Cospargo lo stucco in modo grossolano dal centro della scialuppa verso i bordi.
Mi fermo a circa 2 millimetri dai fianchi dello scafo.
Creo con lo stucco delle ondulazioni e non lo liscio appositamente. In questo modo realizzo una prima texture a rilievo.
La freccia ROSSA mostra lo stucco a grumi.
Le linee ROSSE evidenziano al zona dove lo stucco si ferma.

Con un tondini di plasticar riproduco la mezzeria del telone protettivo della scialuppa.
Lo step successivo consiste nel realizzare la spina della mezzeria.
Nei teli la mezzeria è sempre più alta rispetto ai bordi perché è maggiormente tesa in quanto è tirata dalle attaccature che si trovano a prua e a poppa. Molto spesso è pure sorretta da una corda interna per evitare che si formino delle conche che poi si riempirebbero di acqua vanificando la sua funzione di protezione.
Per realizzare questa “linea” di mezzeria incollo un tondino di plasticar dallo spessore di 1 millimetro.

Il primer per metalli della Tamiya è molto denso ed è perfetto per riprodurre il telo della RRS Discovery.
Devo pareggiare il dislivello che si è formato tra il tondino di mezzeria e i bordi.
In una prima fase uso nuovamente lo stucco bianco della Tamiya ma il vero cavallo di battaglia è stato adoperare il primer bianco (per metalli, sempre della Tamiya), che possiedo da molti anni e presenta il difetto di essere molto ma molto denso.
Io utilizzo questa sua proprietà negativa (l’essere troppo denso) a mio vantaggio in quanto spalmato sullo stucco riempie in parte gli avvallamenti. Ripeto il procedimento alcune volte fintanto che tutta la superficie appare leggermente mossa ma priva di avvallamenti troppo marcati e profondi.
Un vantaggio del primer è quello di asciugare molto in fretta senza che si formino delle crepe o delle fessure. Una volta asciutto assume la consistenza di una pellicola isolante.

Per riprodurre le infinite ma estremamente minute e delicate pieghe del telone protettivo utilizzo del gel specifico per riprodurre l’effetto acqua nei diorami.
Il tocco finale consiste nell’utilizzare un gel opaco che si utilizza per riprodurre le onde dell’acqua.
Oltre ad essere semitrasparente quando si acciuga resta il rilievo conferito durante l’applicazione.
Per applicarlo utilizzo il solito pennello usato ( e stra usato !!!) spalmando la “schiuma delle onde” dalla mezzeria delle scialuppe verso i bordi esterni.

L’impiego combinato di stucco, primer e gel conferisce al telone delle scialuppe della RRS Discovery un effetto appena mosso.
Quando si è asciugato l’effetto finale è sorprendente, il telo appare teso con la mezzeria ben marcata e tutta una serie di piccole pieghe che si propagano trasversalmente.
Per questo lavoro | In totale | |
Ore lavoro impiegate | 6 | 560 |
Costo sostenuto euro | – | 199,80 |
Note: |