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1 Gennaio 2022 alle 14:21 #11239
Le crocette dei clipper
Gli alberi di Gabbia dei clipper quali per esempio il Thermopylae, il Cutty Sark e la RRS Discovery sono state allestite con delle crocette ampliate da due antenne laterali sporgenti che avevano lo scopo di aumentare l’angolo di attacco dei paterazzi aumentando così la stabilità e la resistenza dell’albero sovrastante (Gran Velaccio).
Di base la crocetta è composta da due barre costiere intersecata da altre due barre traverse con un solo foro quadrato dove passerà l’albero di Gabbia.
Unisco con del nastro di carta quatto listelli che formeranno le barre costiere degli alberi di Gabbia e di Parrocchetto in quanto l’albero di Contromezzana non sarà allestito con l’albero di Belvedere e non necessiterà dei nessuna crocetta.
La costruzione incomincia calcolando la distanza del foro semplicemente segando con una matita.
La freccia ROSSA indica il punto di ingombro dell’albero di Gabbia.Questa misura deve essere accurata altrimenti lo spazio risultante sarà troppo stretto o troppo largo impedendo di fissare correttamente l’albero di Gabbia con l’albero di Gran Velaccio.
Con una lima piatta eseguo un scanalatura fino a circa la metà dello spessore del legno.
Verifico che lo spessore sia corretto e consenta l’inserimento di un altro listello.Nella fotografia qui sopra si vedono le due crocetta (di Gabbia e di Parrocchetto) finite.
Si possono notare come le barre traverse siano di lunghezze diverse e presentino sulla punta uno scasso che accoglierà le sartie.NB i nastri carta posti in diagonale serviranno per incollare le antenne laterali.
Le antenne
Le antenne erano formate a assi di legno lunghe e resistenti. Solo in epoche più recenti saranno realizzate in metallo.
Le antenne erano molto lunghe ed erano rastremate verso le estremità.
Qui si vedono due antenne con la forma rastremata verso un’estremità.
La freccia BLU indica un foro che servirà per ancorare un golfare.
Il foro va eseguito prima di rastremare l’antenna altrimenti si rischia che la punta del trapano rovini il legno.Sulla crocetta a destra si vedono i quattro puntini bianchi di colla vinilica.
Il nastro dai carta permetterà un allenamento molto preciso.Mi devo preoccupare di garantire una perfetta simmetria e un perfetto allineamento millimetrico delle antenne rispetto alla crocetta.
Utilizzo pertanto una semplice dima di carta.
Su un foglio quadrettato segno una doppia croce dove quella inferiore evidenziata dalla freccia ROSSA mi servirà per incollare un rinforzo trasversale.I due pezzi di Lego mi servono solo per garantire un perfetto allineamento orizzontale delle aste fintanto che la colla non si sarà asciugata.
Calcolo la lunghezza del colombiere dell’albero di Gabbia e lo riporto con del nastro da carrozziere.
Le frecce BLU indicano la lunghezza del colombiere riportata sull’albero di gabbia e su un listello di scarto che simula il sovrastante albero di Gran Velaccio (freccia ROSSA).
Utilizzando la dima di carta di cui sopra incollo i due rinforzi centrali. Quando la colla si è asciugata ci infilo un golfare che con il suo perno aumenta la tenuta ed impedisce un distacco accidentale.
Per far passare i paterazzi le antenne erano provviste di una ferramenta ad anello che viene simulata allargando l’occhiello di un golfare.
Completo la crocetta con le maschette e con la numerosa ferramenta connessa.
Anche la crocetta dell’albero di Gabbia deve rimanere orizzontale e quindi la incollo con un certo angolo in modo da compensare l’inclinazione dell’albero.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 10 (5 Gabbia e 5 Parrocchetto) 600 Costo sostenuto euro 242,70 Note: 26 Marzo 2022 alle 19:15 #11327Testa moro tra maestra e gabbia
La testa di moro tra l’albero di Maestra e quello di Gabbia è realizzato unendo due cerchi di ferro tra di loro.
Per simulare la giunzione mi avvalgo dell’ormai consolidato metodo delle strisce di carta irrobustire con la colla vinilica o ciano acrilica.Inizio incollando le due strisce di carta rispettivamente sull’albero di Maestra e su quello di Gabbia.
Queste simulano gli anelli che si stringono attorno al rispettivo fuso.Quello di Maestra è sicuramente di forma quadrata mentre quello di Gabbia può essere sia rotondo sia quadrato, dipende dal modello e dall’epoca di costruzione.
Le frecce ROSSE mostrano le due strisce di carta a simulare la ferramenta.
Indurisco le strisce con della colla ciano acrilica e quindi eseguo un foro dal diametro di un millimetro posto nella mezzeria.
Il foro NON deve emergere dalla parte posteriore altrimenti sarà necessaria una successiva stuccatura.
Inserisco nel foro uno spezzone di tubicino di rame dal diametro di 1,1 millimetri (quindi appena maggiore del foro che invece è di soli 1 mm.) ed unisco i due alberi.
Incollo i due perni e posiziono l’alberatura così assemblata sul tavolo da lavoro avendo l’accortezza che rimangano perfettamente in asse.
Per non sforzare inutilmente la giunzione che in questa fase è ancora instabile e fragile utilizzo degli spessori dove appoggiare la coffa dell’albero di Maestra.
Si deve prestare attenzione che i due alberi (in questo caso Maestra e Gabbia) rimangano perfettamente allineati.
La zona della giunzione va rinforzata con un profilato della Evergreen a forma di “U”.
Questo rinforzo impedisce ai due alberi di avvicinarsi tra di loro.
Infine rivesto la testa di Moro con due giri di carta.
Rinforzo con la colla ciano acrilica ed aggiungo dei golfari.
Rifinisco la testa di Moro con le due barre di blocco che impediscono lo sganciamento accidentale durante la lavorazione.
Diario di bordo
Per questo lavoro In totale Ore lavoro impiegate 4 604 Costo sostenuto euro 242,70 Note: -
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