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Il piede d’albero

 

Il piede d’albero è la giunzione tra il ponte di coperta e il fuso maggiore, la sua funzione è principalmente quella rendere impermeabile la giunzione foro-fuso.

Nei galeoni più antichi era costituita da cunei di legno avvolti in stoffa catramata ed incastrati lungo la circonferenza dell’albero.

Nei velieri più moderni invece è costituita da un telo cerato imbullonato sul ponte e stretto sul tronco.

Alla base dell’albero erano presenti diversi occhielli necessari alle manovre.

 

Un modo semplice per simulare il piede d’albero della RRS Discovery è adoperare del cartoncino di colore nero.

Un modo semplice per simulare il piede d’albero della RRS Discovery è adoperare del cartoncino di colore nero.

Per simulare il telo utilizzo del cartoncino NERO incollato su una base di carta millimetrata.

In questo modo riesco a ritagliare con precisione il quadrato (o il rettangolo) necessario.

 

Il piede d’albero di Maestra è quadrato mentre quello di Trinchetto e di Mezzana sono rettangolari.

Il piede d’albero di Maestra è quadrato mentre quello di Trinchetto e di Mezzana sono rettangolari.

Per proteggere il tavolato del ponte utilizzo del nastro da carrozziere sul quale segno con una matita la mezzeria del telo.

Uso della semplice colla vinilica.

Nell’immagine qui sopra le frecce ROSSE indicano rispettivamente i piede d’albero di Trinchetto, Mezzana e Maestra.

 

Per evitare che un occhiello del ponte di coperta si sfili durante l’allestimento delle manovre è necessario infilarlo con una angolazione di circa 30 gradi.

Per evitare che un occhiello del ponte di coperta si sfili durante l’allestimento delle manovre è necessario infilarlo con una angolazione di circa 30 gradi.

Per allestire gli occhielli e garantire allo stesso tempo una maggiore resistenza alla tensione pratico il foro di ingresso con un’angolazione di circa 30 gradi.

Infilo il gambo dell’occhiello per circa un terzo della sua lunghezza.

 

Gli anelli della RRS Discovery sono posizionati alla base dell’albero seguendo un preciso schema.

Gli anelli della RRS Discovery sono posizionati alla base dell’albero seguendo un preciso schema.

Aiutandomi con uno stuzzicadenti deposito un goccia di colla ciano-acrilica alla base dell’occhiello e lo spingo in fondo.

Una parte della colla penetrerà nel foro di invito ma la maggioranza rimarrà al di sotto dell’occhiello ed indurendosi simulerà efficacemente la ferramenta di fissaggio.

Nella RRS Discovery ci sono sei occhielli alla base di ogni aberro angolati come visibile nell’immagine qui sopra.

 

Il piede d’albero di Mesata è ora completato dagli occhielli.

Il piede d’albero di Mesata è ora completato dagli occhielli.

La freccia ROSSA indica la posizione del piede d’albero di Maestra.

In una fase successiva si procederà a forare il ponte per permettere in passaggio dell’albero.

Eseguire delle curvature molto strette.

 

In questo articolo illustro una tecnica che consente di piegare dei listelli di legno con angoli molto stretti.

La necessità di eseguire dette piegature è emersa quando dovevo realizzare dei tralicci per sostenere le sovrastrutture della RRS Discovery (ora ormeggiata a Dundee e trasformata in un museo).

Questi dovevano essere stretti e con una piegatura quasi ad angolo retto.

Se provo a piegare un listello a sezione quartata da 2 x 2 mm con una curvatura di soli 20 mm. mi si spezza sempre (qualunque tecnica utilizzi!).
Ho provato ad utilizzare dei profili in ottone ma questi si deformavano (e… poi non erano in legno.)

La prima operazione da fare consiste nel costruire una dima di cartoncino (o carta) che ricalchi fedelmente  la forma del traliccio.

Una sagoma di carta mi serve per costruire la dima per i tralicci della RRS Discovery.

Una sagoma di carta mi serve per costruire la dima per i tralicci della RRS Discovery.

La forma e la dimensione sono deducibili dalle fotografie tratte da internet.
La freccia ROSSA mostra appunto detta sagoma che mi permetterà di costruire una dima.

 

PREMESSA:

  • Una complicazione è data dal fatto che i tralicci saranno sopraelevati rispetto al vano della caldaia e saranno agganciati ai parapetti destro e sinistro.
  • I tralicci ancorati al parapetto saranno in tutto tre più uno agganciato ad un solo parapetto.
  • Siccome è molto difficile misurare la larghezza dal parapetto destro a quello sinistro con una tolleranza praticamente nulla decido di semplificare il lavoro realizzando il traliccio in due metà che poi unirò in seguito.
  • Inoltre i tre tralicci  hanno delle lunghezze differenti (di circa un millimetro) dovute alla curvatura dello scafo.

Con la sagoma di carta realizzo una dima in legno.

I listelli che scelgo per questo lavoro devono essere perfetti, senza nodini, senza svergolature e con le venature perfettamente longitudinali e abbiano il medesimo colore.

 

Costruisco una dima di legno abbastanza alta e lunga per piegare i listelli del traliccio.

Costruisco una dima di legno abbastanza alta e lunga per piegare i listelli del traliccio.

Nella figura “A” si vede la sagoma di carta e la dima di legno di compensato da 4 mm.
La dima è ricavata da uno scarto ma è importante che sia alta quanto la dima (o di più ma non di meno) e che sia abbastanza lunga (circa 15 – 20 cm.).

Nella figura “B” si vedono dei listelli di legno di noce da 2 mm. di larghezza e 0,5 di spessore.

Per aumentare lo spessore del listello ne incollo tre uno spora all’altro, così da ottenerne 1,5 mm.

Questi devono essere piuttosto lunghi (almeno 20 cm.) per permettere una lavorazione agevole.

 

Incollo tre listelli di legno di noce per formarne uno più grosso.

Incollo tre listelli di legno di noce per formarne uno più grosso.

Nella figura “C” si vedono alcuni listelli dalla larghezza di 2 mm. (feccia ROSSA) .
La freccia GIALLA mostra come abbia spalmato la colla vinilica su un listello.
La colla deve ricoprire TUTTA la superficie del listello senza lascare nemmeno delle tracce scoperte.

Nella figura “D” la freccia BLU mostra i tre listelli incollati uno sull’altro.

A questo punto mi ritrovo tre listelli cosparsi di colla disposti a strato uno sopra all’altro.

NB In questo step lavorativo si deve lavorare con la colla bagnata (non deve asciugarsi).

Fisso dapprima il lato lungo del listello da piegare.

Fisso dapprima il lato lungo del listello da piegare.

Con la colla vinilica ancora bagnata appoggio i tre listelli incollati tra di loro sulla dima lasciando sporgere una porzione generosa.

Con del nastro di carta blocco con decisione la parte diritta dei listelli.

 

La fase successiva è la più critica

Fisso il lato corto del listello da piegare.

Fisso il lato corto del listello da piegare.

Questa è la fase più critica perché devo piegare i tre listelli.

Mentre eseguo la curva il listello esterno percorrere una lunghezza maggiore di quello interno e quindi “scivola” su quello vicino o adiacente.

In pratica i tre listelli si muoveranno gli uni rispetto ali altri ed è per questo motivo che la colla NON DEVE ESSERE ASCIUTTA.

La freccia GIALLA mostra appunto la curvatura che pur essendo molto stretta viene assecondata senza problemi dai listelli che molto sottili (in questo caso da 0,5 mm.).

La freccia ROSSA evidenzia il mastro di carta che blocca il listello in posizione.

 

Ottengo una piega molto stretta per el sovrastrutture del veliero o galeone.

Ottengo una piega molto stretta per el sovrastrutture del veliero o galeone.

Per imprimere la curvatura asciugo velocemente su una fiamma per circa 5 minuti muovendo in continuazione il manufatto per impedire che il legno si annerisca o peggio si bruci.

In questo modo è evaporata solo l’umidità superficiale ma i tre listelli sono tutti ancora intrisi di colla.

Prima di procedere oltre aspetto che la colla si asciughi completamente (almeno 48 ore).

Alla fine ottengo un legno composito (formato da tre strati) con una curva davvero molto ma molto stretta.

Per aumentare lo spessore basta aggiungere altri strati di legno.

La giunzione

Per realizzare il traliccio del veliero incollo due curve con un incastro a tenone.

Per realizzare il traliccio del veliero incollo due curve con un incastro a tenone.

Per formare un traliccio ad arco che vada da un parapetto all’altro eseguo nella mezzeria un incastro a tenone lungo circa un terzo.

Dopo le dovute misurazione e correzioni ottengo la lunghezza esatta al decimo di millimetro.

Incollo i due semiarchi ed aspetto che la colla sia asciughi (questa volta solo 24 ore).

 

Con un lisciatoio pareggio l’incastro a tenone.

Con un lisciatoio pareggio l’incastro a tenone.

Con un lisciatoio pareggio lo spessore del traliccio in modo che sia uniforme.

Muovo il lisciatoio in DIAGONALE avanti ed indietro sia dal alto interno che da quello esterno.
La freccia GIALLA mostra il traliccio.

 

Liscio anche i lati del traliccio delle sovrastrutture della RRS Discovery.

Liscio anche i lati del traliccio delle sovrastrutture della RRS Discovery.

Anche i bordi devono essere rifiniti, il progetto della RRS Discovery prevede una larghezza di 1,5 mm. e non di 2 come invece hanno i listelli che ho incollato.

Sempre con il lisciatoio e sempre in diagonale assottiglio la struttura.

Questa operazione è delicata perché si potrebbe rompere o “piegare” la curvatura visibile dalla freccia GIALLA.

 

Incollo in posizione il traliccio delle sovrastrutture.

Incollo in posizione il traliccio delle sovrastrutture.

Alla fine di questo lavoro ho ottenuto un listello in robusto legno di noce dalla sezione quadrata da 1,5 mm. di lato che tocca esattamente i due parapetti dove verrà incollato senza problemi.

 

Un dettaglio di come si possa curvare un listello con un angolo assai stretto.

Un dettaglio di come si possa curvare un listello con un angolo assai stretto.

In questa fotografia si può ammirare la naturalezza di questa piegatura.

I passa-catene

Nei negozi di modellismo (o più spesso negli e-store su internet) si riescono ad acquistare dei passa-catene in metallo dorato che hanno due o tre misure.
Si tratta di accessori costosi (anche 2 euro ciascuno)  grossi e spesso fuori scala.
Molto spesso la forma NON coincide con quanto richiesto dal modellino.

Con queste considerazioni e più semplice costruirsele in proprio.

Questo post si riferisce al modello della RRS Discovery

Nella RRS Discovery la catena della ruota del timone aggira i due capanni a poppa e permette di manovrare il timone.

Nella RRS Discovery la catena della ruota del timone aggira i due capanni a poppa e permette di manovrare il timone.

I passa-catene sono indispensabili per aggirare i due capanni a poppa e consentire di manovrare il timone.

Sono formati da una piccola carrucola dal diametro di circa 8 – 10 cm e da una guida di ferro che impedisce alla catena di uscire.

Nell’immagine qui sopra è evidente il percorso che la catena del timone deve seguire.

 

Per realizzare la ferramenta del passa-catene utilizzo della carta di colore nero.

Per realizzare la ferramenta del passa-catene utilizzo della carta di colore nero.

In totale cono necessarie 4 passa-catene.
Inizio il lavoro ritagliando quattro strisce di carta nera.
Con le forbicine assottiglio la parte intermedia.

 

Incollo un’estremità delle strisce di carta nera sul ponte.

Incollo un’estremità delle strisce di carta nera sul ponte.

Le strisce di carta nera sono lunghe circa 5 mm.
Un’estremità viene incollata con  la vinilica (freccia ROSSA)  avendo l’accortezza di posizionarle in diagonale.

 

Foro al centro della striscia di carta nera.

Foro al centro della striscia di carta nera.

Step A: Con un punteruolo buco la carta nera incollata la tavolato del ponte.
Step B: Foro con una punta dal diametro di 0,5 mm.

 

Nel foro infilo un tondino di legno di noce da 0,5 mm. di diametro.

Nel foro infilo un tondino di legno di noce da 0,5 mm. di diametro.

Step C: Incollo nel foro un tondino di legno di noce dal diametro di 0,5 mm. Siccome non è facile reperire dei tondini di legno così sottili questi possono essere sostituiti con altri in ottone o in  plastica.
Step D: Appoggio sul tavolato del ponte un listello di scarto da 0,7 mm. di spessore.

Questo mi servirà a mantenere un’altezza uguale su tutti e quattro i passa-catene.

 

Recido il tondino ad un’altezza di soli 0,7 mm.

Recido il tondino ad un’altezza di soli 0,7 mm.

Step E: Con un tronchetto APPOGGIATO sul listello recido il tondino di noce.
Step F: Ottengo un’altezza del tondino di noce di soli 0,7 mm.

 

Incollo la catena in posizione.

Incollo la catena in posizione.

Step G: Stendo la catena nel suo percorso attorno ai capanni di poppa e in corrispondenza dei passa-catene la blocco con una punta di colla ciano acrilica.
Step H: Utilizzo uno spezzone di tondino di noce per creare un anello.
Step I: Con una pinzetta ripiego la strisci a di carta nera e incollo l’estremità sopra al tondino di legno.

A colla asciutta estraggo il tondino.

 

A lavoro finito la catena è nella sua sede e i passa-catene sono di dimensioni contenute.

A lavoro finito la catena è nella sua sede e i passa-catene sono di dimensioni contenute.

In queste due immagini si possono osservare i passa-catene finiti e dalle dimensioni molto contenute.

Modificare l’ancora di tipo ammiragliato

 

Tutte le navi possiedo uno o più ancore e la loro forma dimensione e peso sono rapportate alle epoche storiche e al tonnellaggio.
Tra la fine dell’800 egli inizi del ‘900 sui velieri venivano montate due ancore di tipo ammiragliato.

In commercio si trovano alcune bustine con dette ancore ma con delle limitazioni ed imprecisioni.
I ceppi sono in legno (e non in metallo) e/o le marre sono di forma e proporzione errate.

La foto scattata a Dundee all’ancora della RRS Discovery mi servirà per ricostruire una copia per il modellino.

La foto scattata a Dundee all’ancora della RRS Discovery mi servirà per ricostruire una copia per il modellino.

Osservando le foto si notano subito alcune correzioni da fare:

  • In ROSSO: la cicala ha una forma ad “U” ed è fissata al fuso con un perno.
  • In VERDE: alle estremità sono presenti due bottoni (le palle di ferro).
  • In BLU: a metà del fuso sono presenti due occhielli che serviranno a bloccare l’ancora sul ponte.

 

Il kit dell’ancora

Ho acquistato due ancore che necessitano di parecchio lavoro.
Devo eliminare i segni della colata del metallo (frecce ROSSE) ed eliminare l’anello del blocca ceppo (frecce BLU).

Le ancore acquistate in negozio hanno tutte le bave dovute al colaggio del metallo in uno stampo e devono essere eliminate.

Le ancore acquistate in negozio hanno tutte le bave dovute al colaggio del metallo in uno stampo e devono essere eliminate.

La marra, il diamante la palma e l’unghia hanno proporzioni accettabili per cui non si rende necessario un grosso intervento.

 

Pulisco la superficie delle ancore e preparo gli elementi per formare i due ceppi.

Pulisco la superficie delle ancore e preparo gli elementi per formare i due ceppi.

Con un minitrapano asporto tutte le linee di fusione rendendo la superficie uniforme.

Le frecce VERDI e GIALLE mostrano gli elementi necessari a costruire i ceppi.

In VERDE si evidenzia un tondino di ottone dal diametro di 1 mm.
In GIALLO si mostrano alcuni tubetti di ottone da 2 mm con il foro da 1 mm. in modo da permettere l’inserimento del tondino.

Questi elementi sono stati acquistati in un Bricocenter e vengono venduti in stanghe dalla lunghezza di un metro e costano poco.

 

Costruire il ceppo

Il ceppo è sostanzialmente un’asta di ferro che attraversa il fuso.
Le ancore di Ammiragliato hanno di norma un ceppo piegato di 90° ma nella RRS Discovery e in altri velieri come il Cutty Sark erano diritte.

Mi attengo quindi alla documentazione fotografica.

Allargo il foro della cicala per accogliere il perno del ceppo dell’ancora.

Allargo il foro della cicala per accogliere il perno del ceppo dell’ancora.

Nel kit il foro presente sul fuso serve per infilare l’anello della cicala e siccome è troppo stretto procedo ad allargarlo ad 1 mm.
La freccia ROSSA mostra appunto il foro allargato.
Ovviamente il foro sarà troppo in cima al fuso mentre dovrebbe essere circa 3 mm più in basso e dovrò allungare il fuso.

NB) Siccome è molto difficile forare del metallo così stretto preferisco allargare il foro presente ed allungare il fuso di 2 o 3 mm.

 

Infilo prima il perno nel foro dell’ancora e poi i due spezzoni di tubicino per ottenere i ceppi.

Infilo prima il perno nel foro dell’ancora e poi i due spezzoni di tubicino per ottenere i ceppi.

Per montare i ceppi inserisco nel foro uno spezzone del tondino di ottone da 1 mm. di diametro ed infilo due spezzoni di tubicino sempre di ottone.
Per tenerli in posizione utilizzo una goccia di colla ciano acrilica.
L’insieme risulta essere molto solido e pulito senza corre il rischio di staccare o piegare il ceppo.

 

I due ceppi infilati nel perno devono essere incollati perpendicolarmente al fuso dell’ancora.

I due ceppi infilati nel perno devono essere incollati perpendicolarmente al fuso dell’ancora.

Per allinearli e garantire la perpendicolarità tra i ceppi ed il fuso utilizzo dei blocchetti di plastica fintanto che la colla non si sia asciugata (10 secondi circa).

 

La cicala

La cicala NON è rotonda ma assume una forma ovoidale con i due gambi piatti e fissati al fuso con un perno.

Per realizzare le cicale dell’ancora utilizzo del tubicino di rame che piego con una pinza a becchi tondi.

Per realizzare le cicale dell’ancora utilizzo del tubicino di rame che piego con una pinza a becchi tondi.

Mi limito a realizzare l’anello della cicala con del tondino di rame da 2 mm. acquistato nei negozi di modellismo.
Con una pinza a becchi tondi realizzo due golfari con i gambi lunghi circa 3 mm.

 

Gli anelli di blocco

A metà del fuso dell’ancora ci sono due anelli saldati ad una lama di ferro infilata nel fuso.

Per tenere in posizione i due anelli li infili nel fili da cucito.

Per tenere in posizione i due anelli li infili nel fili da cucito.

La prima operazione consista nell’infilare due anellini di ferro da in un filo da cucito.
Sul filo eseguo un nodo scorsoio semplice che mi permetterà di tesare il filo senza tirare troppo senza che si allenti in seguito.

 

Incollo i due anelli al fuso dell’ancora.

Incollo i due anelli al fuso dell’ancora.

Infilo l’ancora e tiro il filo.

A sinistra la freccia ROSSA evidenzia il fuso dell’ancora dentro al filo.
A destra invece la freccia BLU mostra il lavoro finito con il filo ben teso e i due anelli in posizione. Una goccia colla fisserà il nodo al metallo dell’ancora.

Nella foto seguente la freccia BLU  indica una strisciolina di carta che simula la ferramenta dove sono attaccati i due anelli; la carta nasconde il filo da cucito.

 

Il bottone

Nelle prime immagini si vede un bottone di colore bianco ricavato dai pallini di soft air (a costo zero…) ma purtroppo è troppo grosso e deve essere sostituito con qualcosa di più sottile.

Realizzare i bottoni delle ancore è abbastanza semplice se si trovano delle perline dal diametro corretto.

Realizzare i bottoni delle ancore è abbastanza semplice se si trovano delle perline dal diametro corretto.

In un negozio di merceria (di stoffe per intenderci) ho acquisto alcune perline da 3 mm. di diametro. Queste erano già forate per permettere il passaggio di un filo.

Dopo aver smontato i bottoni troppo grossi inserisco nel foro della perlina un tondino di plastica. Incollo con la ciano acrilica.

Un’estremità del tondino di plastica è recisa a mezzo millimetro dalla superficie della perlina in modo da avere una minima sporgenza (come evidenziato dalla freccia VERDE della prima immagine) mentre la parte opposta viene inserita nel foro del ceppo e bloccata con la colla.

La freccia ROSSA mostra come abbia allungato il fuso dell’ancora di 3 mm. utilizzando un listello di legno opportunamente sagomato e sopra ad esso ho incollato i gambi della cicala.

I gambi sono stati appiattiti premendo il tondino di rame con i becchi di una pinza.

 

La prova finale

Dopo avere completato le due ancore le ho passate con un primer di colore grigio e successivamente le ho colorate di nero.

Ho lasciato qualche piccolo tratto scoperto in modo fare emergere il fondo grigio conferendo un senso di profondità al manufatto che altrimenti sarebbe tutto nero.

Il ponte della RRS Discovery è quasi completato e consente di vedere come si posizionano le due ancore.

Il ponte della RRS Discovery è quasi completato e consente di vedere come si posizionano le due ancore.

L’immagine qui sopra mostra appunto le due ancore posizionate (ancora provvisoriamente) sul ponte del castello di prua.
La vista dell’insieme è importante per valutare ad occhio le dimensioni e le proporzione di quanto ho costruito.

 

Questo articolo si riferisce alla
RRS Discovery della spedizione BANZARE

La struttura  principale

Al centro del ponte della RRS Discovery si trova una grande cabina dalla forma rettangolare con il soffitto che funge da piattaforma di navigazione ed osservazione. Nella versione originale del 1901 erano presenti tre cabine più piccole e separate tra di loro che vennero smantellate e sostituite da una più grande che racchiudeva in se tutte le funzioni.

 

Il primo rivestimento

Dopo avere determinato le dimensioni esatte ricavo un parallelepipedo di legno di balsa più stretto e corto di 4 mm. che saranno necessari ai due strati del rivestimento. L’altezza invece è ribassata di soli 1,5 mm. per consentire l’installazione del tavolato che sarà in tutto e per tutto uguale a quello del ponte principale.

La cabina ha una forma semplice ma ho utilizzato un doppio fasciame anziché uno singolo; continua a leggere e scoprirai il perché!

La struttura della cabina della RRS Discovery è realizzata in legno di balsa.

La struttura della cabina della RRS Discovery è realizzata in legno di balsa.

Il primo rivestimento consiste nell’incollare verticalmente dei listelli di legno di noce della stessa larghezza ed essenza di quello definitivo.

Alla base della cabina si trova un’asse ORIZZONTALE di colore nero (vedi frecce GIALLE) che serve per ancorare la cabina al ponte di coperta.

Incollo quindi un listello dipinto di nero (che fa già parte del secondo rivestimento).

NB) Una delle porte (su ogni lato lungo ce ne sono quattro in tutto) è rientrata di una decina di centimetri.
Devo scavare il legno di balsa di 2 o 3 mm. ma l’operazione non presente nessuna difficoltà.

L’unica accortezza da seguire riguarda il fatto che la porta è la prima verso la prua e, per questa ragione sul “soffitto” della cabina disegno due frecce che indicano rispettivamente la direzione del la prua e del la poppa dello scafo.

 

Le porte

Le porte sono in tutto otto (quattro per lato) e quattro di esse sono finestrate.

Per costruire le porte incollo dei listelli su un supporto di carta nera.

Per costruire le porte incollo dei listelli su un supporto di carta nera.

La larghezza delle porte è pari a quattro listelli di legno da 1,5 mm di larghezza.

Incollo sopra un foglio di carta nera otto gruppi di listelli. Questi sono incollati SOLO sulla carta e NON tra di loro. In questo modo potrò allargare le giunzioni per mettere in evidenza la struttura delle assi delle porte.

 

Alcune porte della cabina hanno una finestra quadrata.

Alcune porte della cabina hanno una finestra quadrata.

Con una taglierina ben affilata elimino una porzione centrale da quatto porte.
Queste costituiscano i fori quadrati delle finestre.
Anche se sembrano uguali due di queste finestre sono leggermente più piccole.

 

Lo sfondo della finestra è dato dalla carta azzurra mentre per il vetro utilizzo una striscia di plastica.

Lo sfondo della finestra è dato dalla carta azzurra mentre per il vetro utilizzo una striscia di plastica.

Per lo sfondo delle finestre utilizzo un colore azzurrino.

Non uso il nero perché non da profondità mentre il bianco crea troppo contrasto. I grigi andrebbero bene ma l’azzurrino chiaro rende meglio l’idea di un vetro.

Per simulare il vetro utilizzo della plastica trasparente leggermente opaca ricavata da una scatola per dolci.

Nell’immagine a destra la freccia GIALLA mostra il foglio di carta colorata già incollato sul fondo nero della porta. la freccia VERDE invece mostra il vetro di plastica.

 

Disegno a matita le linee caratteristiche delle porte.

Disegno a matita le linee caratteristiche delle porte.

Con una matita marrone chiaro segno le linee distintive delle porte.
Ricalco i bordi per evidenziare maggiormente le ante.

 

Eseguo delle prove preliminari con le porte appoggiate sulla struttura della cabina della RRS Discovery.

Eseguo delle prove preliminari con le porte appoggiate sulla struttura della cabina della RRS Discovery.

Per valutare l’effetto finale realizzato provo ad appoggiare le porte sulla struttura della cabina.
Questo controllo permette anche di valutare le proporzioni e gli spazi che rimangono liberi.

 

Il secondo rivestimento

Il listello di colore nero incollato alla base della struttura funge anche da “listello guida”.

La cabina aveva un’asse orizzontale di colore nero.

La cabina aveva un’asse orizzontale di colore nero.La tavola alla base della cabina è di colore nero

La tavola alla base della cabina è di colore nero perché è stata trattata con un della pece per renderla impermeabile.

Il secondo rivestimento inizia dall’angolo rivolto alla poppa.
In questa posizione si trova una piccola finestra di forma rettangolare

 

Incollo il primo listello in verticale. Ovviamente questo listello sarà un “listello guida”.

Incollo il primo listello in verticale. Ovviamente questo listello sarà un “listello guida”.

Incollo un listello a tutta altezza (Vedi la freccia ROSSA).

 

Incollo due listelli che delimitano la finestra della cabina.

Incollo due listelli che delimitano la finestra della cabina.

Incollo altri due listelli più bassi (cerchietto ROSSO)

 

Realizzo la cabina con la stessa tecnica utilizzata per la costruzione delle porte.

Realizzo la cabina con la stessa tecnica utilizzata per la costruzione delle porte.

A questo punto incollo uno spezzone di carta azzurra e definisco la finestrella con un listello alla destra e due più piccoli in alto. (Cerchietto GIALLO)
Incollo subito di lato una delle porte finestrate realizzate negli step precedenti.

Il rivestimento continua in direzione della prua.

Incollo la seconda porta finestrata nel rientro della struttura eseguito negli step iniziali del lavoro.

 

Termino il rivestimento della cabina chiudendo gli spazi vuoti rivolti verso la prua.

Termino il rivestimento della cabina chiudendo gli spazi vuoti rivolti verso la prua.

Incollo quindi i listelli di legno dalla porta verso la fine della parete. (Vedi freccia GIALLA  e BLU)

Uso dei blocchetti di plastica per garantire la perpendicolarità dei listelli incollati sopra alla finestra.

Uso dei blocchetti di plastica per garantire la perpendicolarità dei listelli incollati sopra alla finestra.

Per verificare la perpendicolarità dei listelli appena incollati utilizzo dei blocchetti di plastica.
Devo prestare attenzione soprattutto ai listelli incollati sopra alla piccola finestra.

 

Il gradino in metallo

Uso l’alluminio per realizzare la soglia della porta.

Uso l’alluminio per realizzare la soglia della porta.

La porta con la rientranza ha il pianale in metallo.

Per garantire una buona accuratezza non mi limito a colorare di argento uno spezzone di legno ma preferisco rivestirlo con il metallo.
Allo scopo utilizzo un comunissimo pezzo di carta di alluminio e lo premo sulla carta vetrata in modo da trasferire la texture e rendere “rugoso” l’alluminio.

 

Taglio uno spezzone per realizzare la soglia in alluminio.

Taglio uno spezzone per realizzare la soglia in alluminio.

Lo incollo su uno spezzone di listello e lo taglio a misura.

 

Incollo la soglia di alluminio sulla porta della cabina della RRS Discovery.

Incollo la soglia di alluminio sulla porta della cabina della RRS Discovery.

Infine lo incollo sulla soglia della porta.

 

Gli oblò

La cabina presenta diversi oblò posti a due altezze differenti.
Gli oblò sono di tipo commerciale da 3 mm di diametro esterno.

Per allineare gli oblò uso del nastro di carta.

Per allineare gli oblò uso del nastro di carta.

Per garantire un perfetto allineamento degli oblò preferisco NON segnare le righe con lo squadretto e la matita perché poi dovrei cancellare i segni rimasti ma piuttosto utilizzo una strisca di carta da carrozziere che una volta praticati i fori di invito da 0,5 mm. verrà tolta.

 

Con un trapano allargo i fori per accogliere gli oblò.

Con un trapano allargo i fori per accogliere gli oblò.

Allargo i fori di invito con una punta da 3 mm.

Gli oblò sono in ottone ma a me servono di colore nero.
Li tratto con un primer grigio adatto ai metalli dato a pennello per poi dipingere la superficie esterna con un colore acrilico grigio scurissimo. (Nella fattispecie ho usato il nero Nato).

 

Incollo gli oblò dipinti di nero.

Incollo gli oblò dipinti di nero.

Una goccia di colla ed infilo gli oblò nei fori.
Il grigio (del primer) all’interno dei fori garantisce una certa profondità.

 

Il passamano

La cabina è allestita con diversi passamano agganciati alla struttura in punti ben definiti.

Segno i punti di aggancio del passamano alla cabina.

Segno i punti di aggancio del passamano alla cabina.

Uso il nastro di carta quale linea guida e su di esso segno con una penna rossa i punti dove inserire i supporti del passamano.

 

Foro i punti di aggancio dei supporti del passamano.

Foro i punti di aggancio dei supporti del passamano.

Eseguo dei fori con una punta da 1 mm.

 

Inerisco nei fori dei tondini di legno di noce.

Inerisco nei fori dei tondini di legno di noce.

Nei fori incollo con la vinavil degli spezzoni di tondino di noce da 1 mm. di diametro.

Devo prestare MOLTA attenzione affinché sporgano tutti alla medesima lunghezza. Che in questo caso è di 1,5 mm.

 

Il passamano è incollato sui supporti.

Il passamano è incollato sui supporti.

Su questi spezzoni incollo un tondino di legno di noce.
Quando la colla sarà asciutta elimino le eccedenze che sporgono dai due lati.

 

Con delle strisce di carta simula la ferramenta del passamano.

Con delle strisce di carta simula la ferramenta del passamano.

Per simulare la ferramenta in ottone utilizzo delle strisce di carta che incollo con la vinavil con molta cura ed attenzione.

Queste strisce verranno poi trattate con della colla ciano acrilica che le conferiranno una durezza notevole e le renderanno impermeabili.

 

Per simulare il colore ottone del passamano della cabina della RRS Discovery adopero un pennarello colore oro.

Per simulare il colore ottone del passamano della cabina della RRS Discovery adopero un pennarello colore oro.

Con un pennarello colore oro ripasso le strisce di carta ottenendo un effetto molto realistico.

 

Rifinisco la cabina con gli ultimi dettagli.

Rifinisco la cabina con gli ultimi dettagli.

Con lo stesso pennarello ripasso le maniglie che ho realizzato con degli occhielli di rame.
Con della carta nera simulo i cardini delle porte.

 

QUI DI SEGUITO ILLUSTRO IL METODO DA ME UTILIZZATO PER
TAGLIARLI TUTTI DELLA STESSA MISURA

Quando si deve listellare la superficie di un ponte i listelli che riproducino le singole assi vanno tagliati tutti alla stessa misura.

La misurazione va effettuata con la massima cura ed attenzione e deve essere tale da coprire la distanza di 5 o 6 ordinate.

 

 

I listelli da tagliare sanno centinaia e centinaia e devono essere tutti uguali altrimenti sballa il disegno del rivestimento del ponte ed il lavoro diventa dozzinale.

Quello che serve è una dima che abbia l’esatta lunghezza richiesta dal progetto ma, non la si può acquistare in nessun negozio perché non esiste; deve essere costruita in proprio.

 

LA DIMA DI TAGLIO

Per la costruzione utilizzo una comune dima da taglio in alluminio che è presente in ogni laboratorio modellistico, costa pochi euro e permette tagli perpendicolari e a 45 gradi. Sul fondo sono ricavate alcune scanalature che permettono di inserire dei listelli con larghezze comprese tra i 2 ei 5 mm.

Utilizzo una comune dima da taglio per ricavare l’attrezzo che mi necessita.

Utilizzo una comune dima da taglio per ricavare l’attrezzo che mi necessita.

L’inconveniente di questa dima è data dal fatto che è piuttosto corta mentre la lunghezza dei listelli da tagliare sarà vicina alla sua mezzeria.

Si taglia e si sagoma un blocchetto di legno (anche di balsa) che sia tanto largo quanto lo spazio interno alla dima in modo che una volta inserito non si possa muovere.

Sul lato che andrà a contatto con i listelli da tagliare incollo uno spezzone di legno duro (come il noce ) in modo da non rovinare la superficie che rimane a contatto dei listelli.

Sul lato opposto incollo un legno più largo della dima in modo tale da creare un “tappo” sul fondo che mantenga il blocchetto sempre nella medesima posizione.

I LISTELLI DA TAGLIARE

In base al tipo di progetto i listelli potranno avere larghezze differenti. Non conviene superare i 2 mm perché produrrebbero assi dalla larghezza completamente fuori scala. La larghezza di una tavola di un ponte di coperta è di 10, 12 o al massimo 15 cm che rapportati in scala 1:70 diventerebbero rispettivamente: 1,4 – 1,70 e 2,14 mm.

In questo esempio i listelli sono a sezione quadrata da 1,5 mm di spessore che rappresenta la misura ideale per la costruzione del modello della RRS Discovery ormeggiato a Dundee.

Accosto tanti listelli quanti ne entrano della dima e taglio una estremità.

Accosto tanti listelli quanti ne entrano della dima e taglio una estremità.

Divido i vari listelli in spezzoni lunghi poco più del doppio di quando mi necessiti.
Li accosto gli uni agli altri fino a riempire lo spazio interno alla dima.
Li lego con del nastro a carrozziere e taglio un bordo a filo della dima.

I listelli legati con del nastro da carrozziere vengono inseriti nella dima.

I listelli legati con del nastro da carrozziere vengono inseriti nella dima.

Capovolgo il gruppo di listelli.

Taglio circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.

Taglio circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.

Utilizzando un seghetto a denti fitti taglio tutto il gruppo di listelli.

Siccome non posso utilizzare la scanalatura presente al centro della dima mi appoggio al bordo esterno per mantenere la lama aderente alla dima stessa ed ottenere così un taglio netto e preciso.

Ottengo un primo gruppo di listelli tutti uguali.

Ottengo un primo gruppo di listelli tutti uguali.

Dopo questo secondo taglio ho ricavato circa 20 listelli tutti della stessa lunghezza.
Il gruppo di listelli avanzato viene inserito a sua volta nella dima.

Ottengo un secondo gruppo di listelli tutti uguali.

Ottengo un secondo gruppo di listelli tutti uguali.

Le frecce BLU mostrano il nastro di carta che garantisce un taglio netto e preciso su ogni listello.

Anche il secondo gruppo è stato quindi tagliato.
In totale ottengo circa 40 listellini per ogni sessione lavoativa.

Si procede in questo modo fino ad ottenere il numero di listelli desiderato che per un modello di medie dimensioni è di circa 800. Per i modellini più lunghi questo numero può arrivare e superare le 1000 unità.

COMPLETARE IL PONTE

Con dei cunei si rinforza la giunzione tra il falso ponte e il ponte di poppa.

Con dei cunei si rinforza la giunzione tra il falso ponte e il ponte di poppa.

Riempio gli spazi vuoti e al contempo rinforzo l’area tra il ponte di appoggio piatto e il falso ponte arcuato a schiena d’asino con il solito metodo dei cunei intrisi di colla vinavil.
In questo modo la parte libera del ponte non sarà rigida e non si fletterà nelle successive fasi lavorative.

Si riveste con listelli di noce la paratia del castello di poppa che successivamente andrà dipinta di bianco.

Si riveste con listelli di noce la paratia del castello di poppa che successivamente andrà dipinta di bianco.

Inserisco la cornice che delimita la parte aperta del ponte del castello di poppa e listello la paratia che successivamente sarà dipinta di bianco.

COME INCOLLARE IL TRINCARINO SUL BORDO ESTERNO

A terminare il ponte verso i bordi ci stava sempre una tavola di maggiore spessore (trincarino) che aveva lo scopo di tenere assieme il tavolato ed impedire che esso scivoli o si sposti sotto le sollecitazioni del mare e del vento.
Sul Cutty Sark oltre il bordo esterno di questa tavola in legno si trova anche un profilo metallico che sarà ribassato di circa 0,5 – 0,7 mm e sarà colorato di rosso antiruggine ed assolverà alla funzione di scolo e scarico dell’acqua dal ponte di coperta.

La preparazione del trincarino inizia individuando e marcando la linea precedentemente tracciata sul ponte.

La preparazione del trincarino inizia individuando e marcando la linea precedentemente tracciata sul ponte.

Per non correre rischi inutili di rovinare i bordi nella precedente fase lavorativa ho rivestito il ponte tenendomi un margine di sicurezza che andrà ora eliminato.
In precedenza avevo tracciato la linea di demarcazione ed ora nei punti ancora non rivestiti (e quindi ancora visibili) la punto con degli spilli.

Il trincarino è realizzato con un listello da 4 mm

Il trincarino è realizzato con un listello da 4 mm

Posiziono il listello da 4 mm (30 cm reali) in posizione e traccio una linea interna sulla quale dovranno terminare i listelli del ponte.

Da notare che questo listello è stato calafato dalla parte interna con la solita carta di colore nero!
Per evitare di danneggiare la superficie superiore del listello interpongo uno spezzone di legno tra lo stesso e lo spillo.

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte.

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte.

Blocco provvisoriamente le estremità con del nastro da carrozziere.

 

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte

Il trincarino si blocca in posizione a filo delle tavole del ponte

A questo punto si utilizza una taglierina ben affilata e si incide lungo la linea del listello del trincarino

Il ponte è rivestito con listelli di legno di tiglio e quindi non oppone molta ristenda  si deve solo fare attenzione a NON STRAPPARE il listello ma a tagliarlo in modo preciso e netto.
Nello spazio così ricavato si incollerà il trincarino.

Il trincarino è incollato in posizione definitiva sul ponte di coperta del Cutty Sark.

Il trincarino è incollato in posizione definitiva sul ponte di coperta del Cutty Sark.

Nella foto qui sopra si vede un particolare della prua e del centro nave con il listello laterale del trincarino già incollato e livellato in modo che sia a filo con il resto del ponte.

NB Per questo particolare ho utilizzato la colla “aliphatica” al posto della vinilica perché se sbordasse sarebbe sufficiente lasciarla asciugare completamente per almeno 24 o 48 ore affinché si indurisca e si possa carteggiare completamente.

NB Il trincarino pur essendo in un unico pezzo e senza gli incastri con le tavole del ponte  risulta essere comunque un elemento aggiuntivo ben curato ed raffinato.

 

I “KING PLANKS” DEL DEL PONTE DI PRUA

Lungo la linea mediana del ponte corrono delle tavole particolarmente robuste chiamate “king planks” che sono caratterizzate da una maggiore larghezza, lunghezza e spessore e si incastrano in appositi scassi praticati nei bagli sottostanti.

Si notino i 4 listelli al centro che sono di maggiore spessore (King planks).

Si notino i 4 listelli al centro che sono di maggiore spessore (King planks).

Nella foto qui sopra si notano benissimo i 4 king planks del castello di prua del Cutty Sark. Nonostante l’importanza strutturale di questi rinforzi nel Cutty Sark e nei Clipper in generale non sono presenti sul ponte di coperta.

Il tratto della cornice ad acro del ponte di poppa viene realizzata sagomando un listello più largo

Il tratto della cornice ad acro del ponte di poppa viene realizzata sagomando un listello più largo

Il rivestimento del castelletto non presenta nessuna difficoltà aggiuntiva rispetto al resto del ponte di coperta.

La difficoltà consiste nel realizzare lo spezzone della cornice ad arco. Si potrebbe piegare un listello che essendo di tiglio sarebbe anche facile ma rimarrebbe una tensione che in questa zona del modellino è molto pericolosa perché potrebbe portare al distacco della cornice. Un modo efficace ed anche semplice consiste nel sagomare un listello di larghezza maggiore.

Si completa il profilo della cornice con dei listelli di tiglio, la calafatura è realizzata con la carta nera

Si completa il profilo della cornice con dei listelli di tiglio, la calafatura è realizzata con la carta nera

Quando il tratto ad arco si è bene incollato si tagliano gli avanzi e si aggiungono gli altri listelli per completare tutto il profilo della cornice.

Si nota il bordo della carta nera che imiterà la calafatura.

I listelli utilizzati per la cornice hanno e lo spessore di 2 mm che è maggiore dei listelli del tavolato (1,5 mm), verranno livellati in seguito in modo che tutto il ponte sia sullo stesso livello.

In realtà la cornice era più alta rispetto al ponte di circa 1 cm ma in scala 1:72 diverrebbero soli 0,13 mm troppo pochi per essere realizzati.

POSIZIONARE IL PONTE DELLA PRUA

La posizione definitiva della prua deve essere leggermente modificata e precisamente essa va alzata di circa 1 mm verso il ponte principale e di circa 3 mm verso la punta. Inoltre deve essere leggermente arcuata a schiena d’asino.

Verificare e correggere la posizione esatta del castelletto del ponte di prua

Verificare e correggere la posizione esatta del castelletto del ponte di prua

Per i rialzi ho utilizzato degli avanzi di listello, mentre l’albero di bompresso è provvisorio ed andrà sostituito con uno definitivo.

Si utilizzano dei falsi ponti per potere effettuare delle prove tecniche senza rovinare il componente definitivo

Si utilizzano dei falsi ponti per potere effettuare delle prove tecniche senza rovinare il componente definitivo

Si notano i due falsi ponti utilizzati nella costruzione; quello in alto andrà applicato allo scafo mentre quello in basso (più piccolo e meno rifinito) serviva solo per le prove tecniche.

Il ponte definitivo viene incollati sulle traversine di stanziatrici nella posizione corretta

Il ponte definitivo viene incollati sulle traversine di stanziatrici nella posizione corretta

Il falso ponte viene fissato allo scafo tramite la colla applicata ai tre traversini, per evitare che si muova lo si deve fissare con del nastro da carrozziere, le dimensioni sono leggermente più grandi e verranno levigate in seguito.

UN TRUCCO PER ARCUARE I PONTI PIÙ PICCOLI:
Ho utilizzato del compensato di betulla avio dello spessore di 0,8 mm ed ho incollato con la VINAVIL su una faccia la fotocopia del ponte; una volta asciutto il ponte si era arcuato da solo per effetto della tensione della carta.

Il ponte di prua è incollato in posizione

Il ponte di prua è incollato in posizione

Una foto dal lato opposto, si notino le due piccole aperture rettangolari per il passaggio delle barre dell’argano.
Si osservi il ponte di coperta finito e levigato, manca ancora il mordente di colore tek ma per ottenere un effetto più omogeneo aspettò di avere rivestito anche la prua.

Con delle zeppe di legno si riempiono tutti gli spazi tra il ponte e le fiancate

Con delle zeppe di legno si riempiono tutti gli spazi tra il ponte e le fiancate

In questa foto si vede un classico metodo di riempimento degli spazi tramite dei cunei di legno; questa zona dello scafo sarà rivestita in metallo per cui non necessita di un ulteriore rivestimento di listelli.

Per rivestire tutto il ponte del Cutty Sark sono stati tagliati (in più riprese) 50 listelli quadrati da 1,5 per 1,5 mm della lunghezza di 1 metro in pezzi lunghi appena da 6,75 cm per un totale di 700 listellini.