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Testa moro tra maestra e gabbia

La testa di moro tra l’albero di Maestra e quello di Gabbia è realizzato unendo due cerchi di ferro tra di loro.
Per simulare la giunzione mi avvalgo dell’ormai consolidato metodo delle strisce di carta irrobustire con la colla vinilica o ciano acrilica.

Inizio incollando le due strisce di carta rispettivamente sull’albero di Maestra e su quello di Gabbia.
Queste simulano gli anelli che si stringono attorno al rispettivo fuso.

Quello di Maestra è sicuramente di forma quadrata mentre quello di Gabbia può essere sia rotondo sia quadrato, dipende dal modello e dall’epoca di costruzione.

La testa di Modo che unisce l’albero di Maestra con quello di Gabbia è realizzato con cerchioni in ferro.

La testa di Modo che unisce l’albero di Maestra con quello di Gabbia è realizzato con cerchioni in ferro.

Le frecce ROSSE mostrano le due strisce di carta a simulare la ferramenta.

Indurisco le strisce con della colla ciano acrilica e quindi eseguo un foro dal diametro di un millimetro posto nella mezzeria.

Il foro NON deve emergere dalla parte posteriore altrimenti sarà necessaria una successiva stuccatura.

 

Con u n perno in rame unisco saldamente le due parti della ferramenta della testa di Moro.

Con u n perno in rame unisco saldamente le due parti della ferramenta della testa di Moro.

Inserisco nel foro uno spezzone di tubicino di rame dal diametro di 1,1 millimetri (quindi appena maggiore del foro che invece è di soli 1 mm.) ed unisco i due alberi.

 

Mentre attendo che la colla si asciughi verifico le i due alberi rimangano perfettamente in asse.

Mentre attendo che la colla si asciughi verifico le i due alberi rimangano perfettamente in asse.

Incollo i due perni e posiziono l’alberatura così assemblata sul tavolo da lavoro avendo l’accortezza che rimangano perfettamente in asse.

Per non sforzare inutilmente la giunzione che in questa fase è ancora instabile e fragile utilizzo degli spessori dove appoggiare la coffa dell’albero di Maestra.

Si deve prestare attenzione che i due alberi (in questo caso Maestra e Gabbia) rimangano perfettamente allineati.

 

Un rinforzo dal profilo ad “U” garantisce la tenuta dell’alberatura.

Un rinforzo dal profilo ad “U” garantisce la tenuta dell’alberatura.

La zona della giunzione va rinforzata con un profilato della Evergreen a forma di “U”.

Questo rinforzo impedisce ai due alberi di avvicinarsi tra di loro.

 

La testa di Modo della RRS Discovery viene bloccata in posizione da due barre di ferro.

La testa di Modo della RRS Discovery viene bloccata in posizione da due barre di ferro.

Infine rivesto la testa di Moro con due giri di carta.

Rinforzo con la colla ciano acrilica ed aggiungo dei golfari.

Rifinisco la testa di Moro con le due barre di blocco che impediscono lo sganciamento accidentale durante la lavorazione.

Come utilizzare lo stucco per modificare il colore del legno

Lo stucco per chiudere eventuali fessure o correggere piccoli difetti sulle parti in legno delle alberature deve avere lo stesso colore del legno altrimenti si noterà la differenza.

In linea generale lo stucco va preparato di volta in volta utilizzando della polvere dello stesso legno che si andrà a correggere amalgamato con la colla aliphatica.

Per realizzare lo stucco per il legno delle alberature si impasta della polvere di listello con la colla aliphatica.

Per realizzare lo stucco per il legno delle alberature si impasta della polvere di listello con la colla aliphatica.

Nelle immagini qui sopra si nota una goccia di colla aliphatica e della polvere ricavata da un avanzo di lavorazione.

 

Si deve utilizzare unicamente la colla aliphatica perché quando si asciuga diventa dura e può essere lavorata e carteggiata senza creare grumi o residui di alcun genere, al contrario la colla vinilica quando è asciutta diventa “gommosa” e durante la levigatura rilascia continuamente piccoli grumi elastici.

  • Riporto qui sotto un esempio reale tratto dalla lavorazione del colombiere dell’albero di Maestra della RRS Discovery.
  • Il colombiere verrà rivestito con dei listelli di lego che non hanno lo stesso colore e la medesima tonalità del tondino ma si avvicinano soltanto!

 

Per ricavare una sezione quadrata partendo da una rotonda si appiattisce con un lisciatoio e della carta vetrata fine un primo lato.

Per ricavare una sezione quadrata partendo da una rotonda si appiattisce con un lisciatoio e della carta vetrata fine un primo lato.

Con un raschietto ricavo tutte le quatto facce piane.

La polvere di legno così ottenuta verrà adoperata nello step successivo per realizzare lo stucco.

Utilizzando solo il lisciatoio si asporta una quantità eccessiva di legno e la sezione quadrata è sottodimensionata rispetto al resto dell’albero a sezione rotonda regione per cui si incolleranno quattro listelli per aumentarne lo spessore totale.

Eliminato l’eccesso con della carta vetrata il colombiere è finito ma presenta un leggera differenza cromatica che deve essere corretta.

 

La densità dello stucco deve essere simile a quella dei vasetti per muratura già pronti.

La densità dello stucco deve essere simile a quella dei vasetti per muratura già pronti.

Nell’immagine qui sopra ho cerchiato in ROSSO lo stucco finito.
Al centro invece si vede una fase della miscelazione.

La preparazione dello stucco prevede di mescolare la polvere di legno fino ad ottenere densità simile allo stucco per muratore acquistato già pronto in vasetti.

 

Per correggere il colore del legno si cosparge lo stucco con una piccola spatola.

Per correggere il colore del legno si cosparge lo stucco con una piccola spatola.

Osservando attentamente questa immagine si nota come il tondino di legno tenuto in mano sia di tonalità più chiara rispetto alla sezione quartata evidenziata dalle frecce ROSSE.

 

La correzione del colore del legno si ottiene cospargendo di stucco le aree interessate.

La correzione del colore del legno si ottiene cospargendo di stucco le aree interessate.

Lo stucco così preparato (con la polvere del tondino più chiaro) viene steso sui listelli più scuri.

Le frecce ROSSE evidenziano come il colore sia diventato più chiaro.

 

La correzione del colore del legno si ottiene cospargendo di stucco le aree interessate.

La correzione del colore del legno si ottiene cospargendo di stucco le aree interessate.

Con un lisciatoio elimino le eccedenze e con lo stucco realizzato ad hoc elimino ogni fessura ed imperfezione.
Alla fine il leggero strato di stucco che è rimasto “incollato” ha uniformato il colore e la tonalità dell’albero nel suo insieme.

NB lo stucco steso in uno strato sottilissimo e poi lisciato con una carta vetrata a grana fine permette anche di modificare il colore del legno in quanto lo stucco è composto da colla aliphatica mescolata con la polvere ottenuta rastremando il tondino dell’albero.

 

Come piegare il listello dell’orlo.

L’impavesata è la parte dello scafo che parte dal ponte di coperta e si sviluppa in altezza per circa un metro e venti, un metro e mezzo. Protegge le merci , le attrezzature e l’equipaggio dalla caduta in mare e termina con un orlo. Nella parte centrale dello scafo è normalmente in legno e/o ferro mentre sul castelletto di prua si limita ad una semplice “ringhiera” metallica (candelieri).

La funzione principale dell’orlo è quella di “chiudere” le mura ed impedire che i corsi si allarghino durante la navigazione, di fatto rappresentano l’ultimo incintione e sono fissati agli scalmotti dell’impavesata (l’ossatura verticale dello scafo).

Le dimensioni dell’orlo sono tutto sommato ragguardevoli infatti sono larghi da 25 a 50 cm e spessi da 4 a 10 cm in base alla grandezza dello scafo. L’orlo e costruito assemblando delle assi di legno unite per mezzo di incastri speciali che rendono la struttura molto resistente.

Nel modellismo spesso si tende ad utilizzare un unico listello eventualmente sagomato a poppa per assecondare la curva dello scafo.

Questo sistema presenta parecchie difficoltà:

  • piegare il listello dalla parte più stretta
  • evitare che il listello si “imbarchi” quando lo si incolla sugli scalmotti
  • realizzare l’orlo in più pezzi alcuni dei quali sono sagomati
  • garantire uno spessore uniforme (soprattutto a poppa)

Il metodo migliore e più sicuro consiste nell’utilizzare un sistema a listelli composito costituito da cinque o sei listelli di legno di noce incollati tra di loro.

Questo metodo però è molto più laborioso.

Il primo step consiste nel costruirsi una dima in legno di balsa che riproduca fedelmente la curvatura della poppa.

Mi devo costruire una dima in legno di balsa che riproduca la curvatura dello specchio di poppa.

Mi devo costruire una dima in legno di balsa che riproduca la curvatura dello specchio di poppa.

Come si vede nell’immagine qui sopra la freccia ROSSA evidenzia una tavoletta di legno di basa dallo spessore di cinque millimetri mentre quella BLU la curva dello specchio di poppa della RRS Discovery.

 

La dima garantirà una perfetta curvatura all’orlo della RRS Discovery della spedizione BANZARE.

La dima garantirà una perfetta curvatura all’orlo della RRS Discovery della spedizione BANZARE.

Il lavoro non è particolarmente difficile perché la balsa è un legno leggero che si lavora facilmente e senza sforzo, tuttavia la curva deve essere realizzata in modo accurato e molto preciso.

 

Come incollare i listelli:

Apro una parentesi per spiegare velocemente come incollo i listelli di legno.

Step 1)

listello noce curva impavesata Step 1 di come si incollano dei listelli di noce per aumentare lo spessore.

Prendo alcuni listelli di noce da due millimetri di altezza e mezzo millimetro di spessore. (Osserva la freccia ROSSA).

Step 2)

Step 2 di come si incollano dei listelli di noce per aumentare lo spessore.

Cospargo di colla vinilica un lato del primo listello. (Osserva la freccia ROSSA).

Step 3)

Step 3 di come si incollano dei listelli di noce per aumentare lo spessore.

Sovrappongo il secondo listello e cospargo anche’esso di colla vinilica. (Osserva la freccia ROSSA).

A questo punto ho DUE listelli incollati tra di loro.

Step 4)

Step 4 di come si incollano dei listelli di noce per aumentare lo spessore.

Sovrappongo il terzo listello. (Osserva la freccia ROSSA).

Ora ho TRE listelli incollati tra di loro.

Nel caso dell’orlo dell’impavesata utilizzo sei listelli di noce da due millimetri di altezza e mezzo millimetro di spessore in modo tale da ottenere un listello “virtuale” largo TRE millimetri (6 x 0,5) ed alto DUE.

Considerazioni:

Inumidisco (MA NON BAGNO) i listelli e diluisco la colla vinilica di un 30% in modo da avere molto tempo a disposizione prima che si asciughi.

I listelli di noce sono lunghi un metro e li incollo nella loro interezza.
Li sfaso ci alcuni centimetri e non incollo gli ultimi cinque centimetri da entrambi i lati.

Utilizzando dei listelli spessi solo mezzo millimetro si riesce ad effettuare delle curve moto strette con estrema precisione.

Utilizzando dei listelli spessi solo mezzo millimetro si riesce ad effettuare delle curve moto strette con estrema precisione.

Unisco velocemente i primi due (dei sei) listelli di noce ed eseguo la curvatura al centro, (osserva le frecce ROSSE) e quindi in rapida secessione incollo gli altri quattro.
Questa operazione deve durare circa un minuto.
Durante la piegatura i listelli scivolano gli uni sugli altri per tutta la lunghezza.
Piegare i singoli listelli è molto semplice perché sono spessi solo mezzo millimetro.

Nell’immagine qui sopra a sinistra si vedono i sei listelli incollati e piegati assecondando la curvatura data dalla dima di balsa come ben evidenziato dalle frecce ROSSE.
A destra la freccia BLU mostra una contro dima di balsa necessaria a verificare la corretta curvatura.

 

Una vista d’insieme dell’orlo dell’impavesata.

Una vista d’insieme dell’orlo dell’impavesata.

Per mantenere paralleli i fasci dei listelli e sufficiente usare del antro di carta.
La freccia ROSSA evidenzia la parte finale dell’orlo con i listelli sfalsati in modo da permettermi un’estensione qualora fosse necessaria a rivenire l’impavesata nella sua lunghezza totale.

 

Dettaglio della curva delle’orlo dell’impavesata.

Dettaglio della curva delle’orlo dell’impavesata.

Qui sopra si vede l’orlo della RRS Discovery ormai asciutto. Sarà sufficiente una passata con della carta vetrata per pareggiare le irregolarità della superficie e ridurre lo spessore totale a soli 1,5 millimetri.

 

Dettaglio della curva delle’orlo dell’impavesata.

Dettaglio della curva delle’orlo dell’impavesata.

Coloro di nero il bordo interno e superiore dell’orlo lasciando grezzi quello esterno e quello inferiore che andrà incollato sull’impavesata.

 

Spalmo la colla vinilica sull’impavesata del modellino della RRS Discovery.

Spalmo la colla vinilica sull’impavesata del modellino della RRS Discovery.

Cospargo di colla il bordo dell’impavesata direttamente dall’erogatore del tubetto; le goccioline andranno spalmate con uno stuzzicadenti.

 

Ora l’orlo è stato incollato sull’impavesate ed è solidale con essa.

Ora l’orlo è stato incollato sull’impavesate ed è solidale con essa.

Appoggio l’orlo sull’impavesata, correggo le piccole imperfezioni di allineamento ed aspetto che la colla si asciughi.
Ottengo un orlo superiore perfettamente curvato e molto solido.

Una volta colorato di nero si armonizzerà allo scafo della RRS Discovery.

LA COPERTURE DELLE SCIALUPPE

 

IL MATERIALE DEL TELO PROTETTIVO

Tutte le scialuppe e le barche a bordo delle navi erano protette con un telo che le ricopriva completamente.

Nel modellismo navale si tende ad evidenziare l’interno delle scialuppe evitando di coprirle ma è sempre un errore.

Nel caso della RRS Discovery le scialuppe erano ricoperte da un telo cerato per proteggerle dalla pioggia, dalla neve, dalla salsedine e dal sole.

Il metodo più semplice consiste nel ritagliare un pezzo di stoffa ed incollarla sul ponte… ma il risultato non è mai soddisfacente perché si vede la trama della stoffa ed il bordo non verrà mai prefetto.

Decido quindi sul simulare il telo e dipingerlo in un secondo momento.

Le scelte possibili sono sostanzialmente due:

1) utilizzare della pellicola di alluminio (del tipo per alimenti).

2) utilizzare dello stucco.

La carta di alluminio la si trova in cucina ed è facile da tagliare e da modellare ma non consente di realizzare pieghe, rigonfiamenti ed avvallamenti complessi perché di fatto è un unico pezzo e se lo tiri da un lato poi ti manca dall’altro. In pratica è più indicata per simulare un tessuto teso o con poche pieghe ben marcate.

Lo stucco invece presenta molte difficoltà e se lavorato male crea delle crepe e delle micro fessure anche a distanza di giorni, inoltre è rigido e non è flessibile. Deve poi essere lisciato e sagomato in modo realistico. In definitiva da solo non è sufficiente a creare un effetto realistico e deve essere completato con altre tecniche ed altri materiali.

Dopo un’attenta valutazione dei pro e dei contro decido di scartare la pellicola di alluminio e di affrontare la sfida con lo stucco.

 

attrezzi necessari a riprodurre il telone protettivo sono facili da reperire.

attrezzi necessari a riprodurre il telone protettivo sono facili da reperire.

Utilizzo uno stucco Tamiya bianco in tubetto. Per spalmarlo utilizzo una piccola spatola a cazzuola da artista ed un pennello usato a setole morbide.

 

Spalmo lo stucco solo nella parte interna del ponte della scialuppa.

Spalmo lo stucco solo nella parte interna del ponte della scialuppa.

Cospargo lo stucco in modo grossolano dal centro della scialuppa verso i bordi.

Mi fermo a circa 2 millimetri dai fianchi dello scafo.

Creo con lo stucco delle ondulazioni e non lo liscio appositamente. In questo modo realizzo una prima texture a rilievo.

La freccia ROSSA mostra lo stucco a grumi.
Le linee ROSSE evidenziano al zona dove lo stucco si ferma.

 

Con un tondini di plasticar riproduco la mezzeria del telone protettivo della scialuppa.

Con un tondini di plasticar riproduco la mezzeria del telone protettivo della scialuppa.

Lo step successivo consiste nel realizzare la spina della mezzeria.
Nei teli la mezzeria è sempre più alta rispetto ai bordi perché è maggiormente tesa in quanto è tirata dalle attaccature che si trovano a prua e a poppa. Molto spesso è pure sorretta da una corda interna per evitare che si formino delle conche che poi si riempirebbero di acqua vanificando la sua funzione di protezione.

Per realizzare questa “linea” di mezzeria incollo un tondino di plasticar dallo spessore di 1 millimetro.

 

Il primer per metalli della Tamiya è molto denso ed è perfetto per riprodurre il telo della RRS Discovery.

Il primer per metalli della Tamiya è molto denso ed è perfetto per riprodurre il telo della RRS Discovery.

Devo pareggiare il dislivello che si è formato tra il tondino di mezzeria e i bordi.

In una prima fase uso nuovamente lo stucco bianco della Tamiya ma il vero cavallo di battaglia è stato adoperare il primer bianco (per metalli, sempre della Tamiya), che possiedo da molti anni e presenta il difetto di essere molto ma molto denso.

Io utilizzo questa sua proprietà negativa (l’essere troppo denso) a mio vantaggio in quanto spalmato sullo stucco riempie in parte gli avvallamenti. Ripeto il procedimento alcune volte fintanto che tutta la superficie appare leggermente mossa ma priva di avvallamenti troppo marcati e profondi.

Un vantaggio del primer è quello di asciugare molto in fretta senza che si formino delle crepe o delle fessure. Una volta asciutto assume la consistenza di una pellicola isolante.

 

Per riprodurre le infinite ma estremamente minute e delicate pieghe del telone protettivo utilizzo del gel specifico per riprodurre l’effetto acqua nei diorami.

Per riprodurre le infinite ma estremamente minute e delicate pieghe del telone protettivo utilizzo del gel specifico per riprodurre l’effetto acqua nei diorami.

Il tocco finale consiste nell’utilizzare un gel opaco che si utilizza per riprodurre le onde dell’acqua.

Oltre ad essere semitrasparente quando si acciuga resta il rilievo conferito durante l’applicazione.

Per applicarlo utilizzo il solito pennello usato ( e stra usato !!!) spalmando la “schiuma delle onde” dalla mezzeria delle scialuppe verso i bordi esterni.

 

L’impiego combinato di stucco, primer e gel conferisce al telone delle scialuppe della RRS Discovery un effetto appena mosso.

L’impiego combinato di stucco, primer e gel conferisce al telone delle scialuppe della RRS Discovery un effetto appena mosso.

Quando si è asciugato l’effetto finale è sorprendente, il telo appare teso con la mezzeria ben marcata e tutta una serie di piccole pieghe che si propagano trasversalmente.


IL COLORE DEL TELO PROTETTIVO

Il colore del telo nella RRS Discovery ormeggiata a Dundee in Scozia è bianco candido quasi fosse un lenzuolo ma il vero colore era più scuro come si può immaginare dalla fotografia qui sotto.

Affianco una mia fotografia ad una originale per valutare la riuscita del modellino.<br> Photographer: Alfred Saunders - Museums Victoria - https://collections.museumvictoria.com.au/

Affianco una mia fotografia ad una originale per valutare la riuscita del modellino.
Photographer: Alfred Saunders – Museums Victoria – https://collections.museumvictoria.com.au/

In basso a sinistra si vede la poppa di una scialuppa e si nota benissimo che il colore è più scuro.

Sicuramente non è bianco e potrebbe essere rosso oppure verde che in una fotografia in bianco e nero appaiono molto simili se non quasi uguali.

Il telo di colore verde rappresenta il classico telo cerato della marina inglese e quindi opto per questa scelta.

 

Con della vernice acrilica di colore verde dipingo il borde del telone.

Con della vernice acrilica di colore verde dipingo il borde del telone.

Utilizzo un verde di tonalità media (adoperato anche per le luci di posizione).

Inizio a dipingere il bordo esterno che rappresenta la caduta del telo. Faccio attenzione a non colorare o sporcare il listello di legno che deve appunto rimanere pulito.

Utilizzo il colore diluito in acqua al 50% in modo da far risaltare le pieghe.

 

Con un pennello dipingo di vere una mezzeria del telone.

Con un pennello dipingo di vere una mezzeria del telone.

Sempre con lo stesso colore diluito dipingo una prima metà del telone pennellando dalla mezzeria verso il bordo. Il colore essendo acquoso tende a depositarsi maggiormente negli avvallamenti lasciando più chiare le sporgenze.

Aspetto che il colore di base si sia asciugato completamente.

 

Utilizzo del colore giallo ocra per lumeggiare le estremità del telone delle scialuppe.

Utilizzo del colore giallo ocra per lumeggiare le estremità del telone delle scialuppe.

Per dare una certa profondità ad un oggetto così piccolo schizzo con un pennello a setole rigide del colore giallo ocra chiaro che si deposita sottoforma di macchioline evidenziate dalle frecce ROSSE.

Le strofino con un strofinaccio PULITO E ASCIUTTO, in questo modo asporto quasi tutto il colore lasciando l’area leggermente più chiara e luminosa.

È da notare che questo trattamento viene eseguito su una sola metà longitudinale dello scafo e solo a prua e a poppa.

Il lato così lumeggiato verrà posizionato all’esterno dello scafo della RRS Discovery rivolto verso lo sguardo dell’osservatore.

 

Dopo vari trattamenti il telo di copertura delle scialuppe è finito.

Dopo vari trattamenti il telo di copertura delle scialuppe è finito.

Per evidenziare le pieghe del telo adopero la tecnica del pennello asciutto.

Prendo il colore verde che ho utilizzato per il telo e lo smorzo con del grigio chiaro.

Con un pennello piatto ripasso tutta la superficie del telone.
Strofino il pennello prima su un foglio di carta fino a quando non è praticamente asciutto e poi sulla scialuppa.

Lo scopo di questo trattamento è quello di evidenziare la “texture” del telo e di mettere in risalto le minuscole pieghe.

Dipingo di marrone le corde di sicurezza che pendolo dallo scafo delle scialuppe della RRS Discovery.

Dipingo di marrone le corde di sicurezza che pendolo dallo scafo delle scialuppe della RRS Discovery.

Solo a questo punto dipingo di marrone le corde di sicurezza e le piego in verticale verso il basso.

Le corde (che ricordo sono di filo di ferro smaltato) rimangono ben rigide e distaccate dallo scafo della scialuppa.

In questa fase eseguo anche i piccoli ritocchi di che si rendessero necessari.

NB dall’immagine qui sopra si può notare coma abbia VOLUTAMENTE usato lo stesso colore verde sia per il telo della scialuppa sia per il fanale di navigazione (visibile in basso a destra). In questo modo ottengo un’armonica ed unica crominanza che rende molto più elegante il modellino finito.

Nella realtà invece è molto probabile che i due verdi sarebbero stati assai diversi, ma … io costruisco un modellino e devo equilibrare la crominanza su una distanza inferiore ai 10 centimetri.

Se nel modellino della RRS Discovery avessi usato tue tonalità differenti del colore verde uno dei due avrebbe attirato maggiormente l’attenzione sminuendo l’atro e “sbilanciando” l’estetica che invece è così garantita.


Qui di seguito posto alcune immagini delle due scialuppe finite e montate sulle sovrastrutture della RRS Discovery allestita per la spedizione BANZARE tra gli anni 1929 e 1931.

La fotografia mostra una vista di trequarti delle scialuppe.

La fotografia mostra una vista di trequarti delle scialuppe.

Una vista di trequarti sulle piattaforme della cabina maggiore posta a centronave.

 

La fotografia mostra una vista aerea delle scialuppe.

La fotografia mostra una vista aerea delle scialuppe.

Una vista aerea della zona centrale dello scafo con tutte le sovrastrutture complete e già allestite.

 

LA VERIFICA STORICA

Quando si interpretano colori, forme e dimensioni di alcuni oggetti senza avere una documentazione storica completa ci si deve “arrangiare” ed interpretare quello di cui si dispone.

Nella fattispecie ho dovuto riprodurre un colore da un’immagine in Bianco e Nero.

Essendo un modellino la ricostruzione è basata sulle impressioni ed esperienze del tutto “personali” di come poteva essere il colore del telo di copertura della scialuppe.

Ho cercato di avvicinarmi il più possibile alla realtà storica e per avvalorarlo ho sviluppo una fotografia in Bianco e Nero.

Affianco una mia fotografia ad una originale per valutare la riuscita del modellino.<br>Photographer: Alfred Saunders – Museums Victoria – https://collections.museumvictoria.com.au/

Affianco una mia fotografia ad una originale per valutare la riuscita del modellino.
Photographer: Alfred Saunders – Museums Victoria – https://collections.museumvictoria.com.au/

Dal confronto tra la fotografia originale (a destra) e quella da me scattata (a sinistra) posso dedurre che il grigio del telone protettivo è molto simile a quello esistente all’epoca della spedizione BANZARE del 1929-31 visibile più sopra.

Tutti gli scafi, chi più chi meno, hanno una forma a “banana” presentano cioè un’insellatura per cui la prua e la poppa saranno più alte rispetto al centro dello scafo.

Con una lima abbasso il punto più alto che la scialuppa avrà al centro.

Con una lima abbasso il punto più alto che la scialuppa avrà al centro.

Con una lima tonda “scavo” un solco nel centro dello scafo.
Questo solco rappresenta l’altezza che la scialuppa avrà nel suo centro.

Nel mio caso si tratta di circa 2 millimetri.

 

Nel modellismo ci si deve arrangiare: qui si vede come abbia costruito un lisciatoio rotondo per conferire l’insellatura alle scialuppe.

Nel modellismo ci si deve arrangiare: qui si vede come abbia costruito un lisciatoio rotondo per conferire l’insellatura alle scialuppe.

Per conferire alla scialuppa un’insellatura armonica utilizzo un lisciatoio rotondo e lo costruisco appoggiando della carta vetrata (questa volta a grana fine) sopra a un rotolo di nastro di carta.

 

Le scialuppe della RRS Discovery hanno una leggera insellatura che è uguale sia verso la prua che verso la poppa.

Le scialuppe della RRS Discovery hanno una leggera insellatura che è uguale sia verso la prua che verso la poppa.

Nell’immagine qui sopra si vede molto bene l’insellatura e le curvature longitudinali e trasversali conferite alle due scialuppe.

Devo ora smussare lo spigolo laterale delle scialuppe fino ad arrotondare i due lati.

Devo smussare lo spigolo delle fiancate fino ad ottenere una curva armonica.

Devo smussare lo spigolo delle fiancate fino ad ottenere una curva armonica.

In questa fase mi risulta di estrema utilità la linea di carta nera che rappresenta la mezzeria (e dove verrà posizionata la chiglia).

 

Realizzare la curvatura longitudinale dello scafo è semplice e veloce.

Realizzare la curvatura longitudinale dello scafo è semplice e veloce.

Utilizzo sempre un foglio di carta vetrata a grana media.
La sequenza visibile nell’immagine qui sopra è abbastanza chiara.

NB Lo scafo della scialuppa deve rimanere in asse in modo che la carta vetrata non intacchi l’angolo di quartabuono che altrimenti si rovinerebbe.

 

Gli scafi vengono sagomati aiutandosi con la linea nera presente al centro della struttura.

Gli scafi vengono sagomati aiutandosi con la linea nera presente al centro della struttura.

Qui sopra si può confrontare uno scafo “finito” a sinistra e uno ancora da lavorare a destra.
La freccia GIALLA evidenzia la linea della carta nera che è facile da seguire e garantisce una perfezione assoluta.

 

 

Il lavoro prosegue realizzando gli angoli di quartabuono a prua e a poppa (che nelle scialuppe della RRS Discovery sono identici).

Con un seghetto elimino il grosso dell’eccedenza dalle estremità delle scialuppe.

Con un seghetto elimino il grosso dell’eccedenza dalle estremità delle scialuppe.

Come visto in precedenza asporto con un seghetto i triangoli di legno eccedente come ben visibile dalle frecce ROSSE.

 

La curva dell’angolo di quartabuono delle scialuppe deve essere omogenea.

La curva dell’angolo di quartabuono delle scialuppe deve essere omogenea.

Per dare una curva omogenea mi avvalgo della carta vetrata a grana media.
Inizio con l’arrotondare le estremità delle due scialuppe.

 

Unisco le due scialuppe per rifinire glia angoli di quartabuono delle scialuppe.

Unisco le due scialuppe per rifinire glia angoli di quartabuono delle scialuppe.

Devo garantire una curva perfetta che inizi esattamente dal bordo della scialuppa e sia allo stesso tempo uguale per entrambe.
Unisco quindi le due scialuppe e le lavoro assieme arrotondando le estremità. Vedi la freccia curva ROSSA.

Alterno questa fase lavorativa a quella precedente fino ad ottenere le curvature di quartabuono desiderate (cioè bombate e non piatte).

 

Gli angoli di quartabuono delle scialuppe portano via molto tempo perché devono essere precisi.

Gli angoli di quartabuono delle scialuppe portano via molto tempo perché devono essere precisi.

Dopo questo step lavorativo le scialuppe si presentano ancora squadrate (vedi frecce ROSSE) ma la poppa e la prua sono ormai già delineate (vedi frecce GIALLE).

Gli angoli di quartabuono delle scialuppe portano via molto tempo perché devono essere precisi.
Nella RRS Discovery in particolare modo perché sono simmetriche.

 

 

 

Una scialuppa presenta molte curve e in questo post illustro come procedere per ottenere un buon risultato.

Taglio le eccedenze dai blocchetti di legno.

Taglio le eccedenze dai blocchetti di legno.

Avvalendomi della sagoma di carta incollata sui blocchetti di legno inizio a ritagliare l’eccesso in modo da ottenere un parallelepipedo lungo e largo quanto la scialuppa finita.

 

Le scialuppe della RRS Discovery derivano dai disegni del Cutty Sark.

Le scialuppe della RRS Discovery derivano dai disegni del Cutty Sark.

Su un lato incollo un’altra sagoma di carta della stessa scialuppa ma con una vista laterale.

Inizierò a dare la forma proprio dalla vista laterale asportando il legno eccedente. Vedi la linea ROSSA che delimita la parte inferiore dello scafo.

 

Taglio le eccedenze a prua a poppa in modo da semplificarmi il lavoro.

Taglio le eccedenze a prua a poppa in modo da semplificarmi il lavoro.

Taglio con un seghetto i due “triangoli” che eccedono a prua e a poppa. Vedi le frecce ROSSE.

 

Con un movimento tondeggiante arrotondo la prua della scialuppa.

Con un movimento tondeggiante arrotondo la prua della scialuppa.

Inizio quindi ad ARROTONDARE la prua e la poppa muovendo il blocchetto di legno su un foglio di carta vetrata a grana media. Il movimento deve essere circolare e si deve prestare attenzione a mantenere parallelo il blocchetto di legno per ottenere una curva uniforme. Vedi la freccia ROSSA.

 

La prua e la poppa delle scialuppe sono quasi terminate.

La prua e la poppa delle scialuppe sono quasi terminate.

Alla fine di questo passaggio si incomincia ad intravvedere la curvatura alle estremità delle due imbarcazioni.
Nell’immagine qui sopra le frecce ROSSE mostrano una curva già finita mentre quelle GIALLE presentano ancora degli spigoli da smussare.

 

Devo pareggiare le altezze delle due scialuppe della RRS Discovery.

Devo pareggiare le altezze delle due scialuppe della RRS Discovery.

Dopo aver smussato gli angoli mi preoccupo di uniformare le altezze delle due imbarcazioni.
Capovolgo i due scafi ed utilizzando un raschietto pareggio le altezze delle chiglie.
In questa fase pareggio anche le curvature a prua e a poppa in modo che siano uguali.

Costruire la struttura di base dello scafo

 

L’articolo tratta delle scialuppe delle RRS Discovery ormeggiata a Dundee in Scozia che è allestita con due barche allocate sulle piattaforme della struttura a centro nave.
La loro presenza è documentata anche da un filmato girato a bordo dell’aereo imbarcato nella spedizione BANZARE.
Era presente anche una terza scialuppa di forma e dimensioni inferiore a servizio dell’aereo stesso (un Gipsy Moth).

 

Foto aerea della RRS Discovery ormeggiata a Dundee in Scozia. (Tutti i diritti appartengono al legittimo proprietario).

Foto aerea della RRS Discovery ormeggiata a Dundee in Scozia. Viene utilizzata quale fonte documentale per la posizione e la dimensione delle scialuppe poste a centro nave. (Tutti i diritti appartengono al legittimo proprietario).

Dalla foto aerea qui sopra riesco a definire con precisione la posizione e la dimensione delle scialuppe poste a centro nave.

Le scialuppe sono in tutto due e coperte da un telo bianco ma nella spedizione BANZARE a cui si riferisce il modello che costruisco erano di colore verde oliva, il classico colore inglese del telo cerato ed impermeabile.

Le scialuppe hanno una forma lunga e stretta senza una prua e una poppa distinte ma interscambiabili spostando solamente il timone. In questo modo si poteva navigare tra i ghiacci in modo più sicuro e manovrabile.

La prima intenzione era di costruire lo scafo utilizzando dei blocchetti quadrati di legno di balsa da 2 cm di lato ma purtroppo il mio fornitore non li tiene più e non mi conviene acquisirli su qualche sito internet per via delle elevate spese di spedizione ( da 8 a 12 euro !!! ).

Da buon modellista allora adopero il materiale che ho in casa e per la precisione due listelli di ramino da 1 cm di lato.

Per la struttura delle scialuppe utilizzo dei listelli di ramino.

Per la struttura delle scialuppe utilizzo dei listelli di ramino.

Taglio 16 spezzoni della lunghezza di circa 12 cm.

Taglio anche due strisce di carta nera alte 2 cm evidenziate dalle frecce ROSSE.

Queste due strisce di carta saranno FONDAMENTALI in uno step successivo e per questo motivo le evidenzio già ora.

 

Cospargo di colla il primo listello di ramino.

Cospargo di colla il primo listello di ramino.

Unisco i listelli a due a due utilizzando della comune colla vinilica.

 

Incollo due listelli di ramino per aumentare lo spessore.

Incollo due listelli di ramino per aumentare lo spessore.

Li premo in posizione ed aspetto che la colla si sia asciugata.
Questo lavoro serve solo ed esclusivamente per aumentare lo spessore del legno.

 

Cospargo di colla i due listelli appena assemblati.

Cospargo di colla i due listelli appena assemblati.

Spalmo di colla vinilica i due blocchi appena assemblati e…

 

Incollo altri due listelli di ramino per aumentare lo spessore ed ottenere una sezione quadrata.

Incollo altri due listelli di ramino per aumentare lo spessore ed ottenere una sezione quadrata.

… li unisco ad altri due ottenendo così quattro spezzoni di legno da 2 cm. di lato. Vedi la freccia ed i cerchietti ROSSI.

NB) Questa prima fase non è necessaria se si riesce a procurarsi dei listelli di queste dimensioni.

Questo che segue è uno step importante!

 

Cospargo di colla la striscia di carta nera che rappresenta la mezzeria della scialuppa della RRS Discovery.

Cospargo di colla la striscia di carta nera che rappresenta la mezzeria della scialuppa della RRS Discovery.

Nei riquadri A e B si vede il modo con cui cospargo di colla vinilica un lato della striscia di carta nera.

 

Attacco la striscia di carta nera su un blocchetto di listelli.

Attacco la striscia di carta nera su un blocchetto di listelli.

Attacco la striscia su un blocchetto di quattro listelli.

È importante NON creare delle bolle o delle pieghe nella carta.

 

Cospargo di colla la carta nera rimasta a vista.

Cospargo di colla la carta nera rimasta a vista.

Cospargo di colla il lato a vista della carta.

 

Assemblo la struttura delle scialuppe della RRS Discovery dove la striscia di carta nera rappresenta la mezzeria.

Assemblo la struttura delle scialuppe della RRS Discovery dove la striscia di carta nera rappresenta la mezzeria.

Nel riquadro A spalmo la colla con estrema cura evitando zone scoperte.
Nel riquadro B sovrappongo un secondo blocchetto di quattro listelli ed aspetto che la colla si asciughi.

NB) la carta nera rappresenta la mezzeria dello scafo della scialuppa.

 

Sulla struttura così assemblata incollo una sagoma di carta che raffigura la scialuppa.

Sulla struttura così assemblata incollo una sagoma di carta che raffigura la scialuppa.

Con il programma di fotoritocco Gimp allargo, allungo e modifico dei disegni di alcune scialuppe del Cutty Sark per adattarle alle necessita della RRS Discovery.
Faccio attenzione ad incollare la sagoma di carta sulla mezzeria data dalla riga nera visibile.

Questo articolo si bassa sulla RRS Discovery dell’esplorazione geografica dell’antartico del 1929 – 1903. ( BANZARE )

 

Le serpi di prua sono delle decorazioni collocate nella parte anteriore della nave e non hanno nessuna utilità pratica ma solo decorativa.

I decori sono spesso intagliati nel legno e dipinti sul rilievo in bianco o in oro in modo che risaltino sullo sfondo che è generalmente nero.

Sono anche piuttosto ricchi di dettagli, fregi ed elementi particolarmente complessi.

Considerando la scala minuta del modellino tipicamente compresa tra la 1:50 e la 1:100 risulta impossibile ricostruirli intagliando un listello di legno a meno che non possieda delle notevoli doti da scultore (ma non è il mio caso).

Nei negozi si possono acquistare solo per alcune navi (es. Victory, Bounty, ..) e solo in una o due scale di costruzione che corrispondono ai modelli a catalogo.

L’unica opzione percorribile consiste nel costruirseli da soli.

Fortunatamente al giorno d’oggi è facile trovare su internet delle fotografie molto accurate dei suddetti decori.

Queste vengono importate in un programma di grafica (come Gimp per esempio) dove vengono elaborate fino a raggiungere un’immagine bitmap (in banco e nero) .

 

Riprodurre i decori

metodo semplice (La stampa)

 

Il modo più semplice consiste nel stampare l’immagine, ritagliarla ed incollarla sulle serpi di prua.
L’unica accortezza consiste nel proteggere l’inchiostro e/o il toner della stampa, per il resto l’effetto sarà simile ad una decalcomania.

I decori delle serpi di prua sono stati stampati con una laser economica.

I decori delle serpi di prua sono stati stampati con una laser economica.

Nella foto qui sopra si vede bene la stampa (di prova) delle decorazione delle serpi di prua.

NB si vedono anche altri elementi come la scritta “Discovery”, gli ovali per il passaggio delle gomene e i tre anellini per le manovre delle vele maggiori.

 

Riprodurre i decori

metodo elegante (Il timbro)

 

Un metodo decisamente più elegante consiste nel ricreare anche lo spessore del decoro che può variare tra gli 0,2 e 1 mm. che corrispondono (nella scala 1:72 rispettivamente ad un intaglio profondo 1,5 e 7 cm.)

Io decido (dopo diverse osservazioni) di ricavare uno spessore di 0,5 mm.

L’immagine precedente mostra un rettangolo nero con le scritte e i disegni in bianco.
Quella immagine (a 600 DPI) mi serve per realizzare un timbro in silicone.
La porto in un centro di stampa e mi limito a ritiralo il giorno dopo.

NB) Quando si ordina il timbro si deve specificare che le scritte debbano essere leggibili sul silicone del timbro e non quando verrebbero timbrate” sulla carta.

 

Per i decori delle serpi di prua della RRS Discovery ho utilizzato uno stampo in silicone.

Per i decori delle serpi di prua della RRS Discovery ho utilizzato uno stampo in silicone.

Con il silicone del timbro mi ricavo uno stampo (sempre in silicone) nel quale verso la resina ed ottengo una copia del timbro.

Questa copia è di resina rigida che posso dipingere e modificare come voglio e mi consente di ricavare tutti gli elementi.

Nel caso qualcosa andasse storto mi basta rifare la colata e ricominciare daccapo.

Il silicone del timbro che ho acquistato invece non si presta facilmente ad essere dipinto e rimane sempre elastico.

Nell’immagine qui sopra ho utilizzato una resina nerastra dove i decori andrebbero dipinti di bianco, ma… ovviamente ci sono tanti minuti particolari che non è semplice dipingere del colore bianco perché è uno dei meno coprenti e mi costringerebbe a passare almeno cinque o sei mani.

La soluzione consiste nell’utilizzare della resina bianca.

 

Per ottenere una resina biancastra ho acquistato questo prodotto.

Per ottenere una resina biancastra ho acquistato questo prodotto.

Anche la resina bianca (o questa marca) è bi-componente da mescolarsi in parti uguali.

Rispetto alle altre resine di colaggio che ho adoperato in passato questa deve essere mescolata MOLTO ma MOOOLTO bene e a lungo anche un quarto d’ora grattando il fondo con l’apposito cucchiaino.

 

La resina bianca è molto più densa e deve essere mescolato per almeno un quarto d’ora.

La resina bianca è molto più densa e deve essere mescolato per almeno un quarto d’ora.

Alla fine l’impasto si presenta color avorio viscoso e denso.

 

Ottengo uno stampo di resina bianca.

Ottengo uno stampo di resina bianca.

Dopo il colaggio l’impasto è diventato quasi bianco, ovviamente si è anche irrigidito.

Il tempo di “essicazione” è più lungo rispetto alle altre resine e nonostante avessi eseguito un colaggio molto sottile ha impiegato più di 24 ore a catalizzarsi del tutto.

 

Coloro di nero lo stampo di resina bianca.

Coloro di nero lo stampo di resina bianca.

Lo step successivo consiste nel dipingere l’intero stampo con del colore nero acrilico ed aspettare che si asciughi.

 

Con una carta abrasiva faccio emergere la trama dei decori ora bianchi su sfondo nero della RRS Discovery.

Con una carta abrasiva faccio emergere la trama dei decori ora bianchi su sfondo nero della RRS Discovery.

Strofino sullo stampo un pezzo di carta abrasiva all’acqua di grana 800.

Si tratta della stressa carta abrasiva utilizzata dai carrozzieri, si bagna la superficie e si gratta DOLCEMENTE per asportare solo lo strato superficie della vernice nera.

 

Con questo sistema faccio emergere tutti i dettagli della decorazione delle serpi di prua.

Con questo sistema faccio emergere tutti i dettagli della decorazione delle serpi di prua.

Alla fine, gratta- gratta sono emersi tutti i più minuti dettagli dello stampo.
Sarà sufficiente ritagliare ed incollare lo stampo sulle serpi di prua.

Costruire le serpi di prua

Le serpi di prua creano un collegamento (anche visivo) tra lo scafo e l’albero di bompresso e di conseguenza si devono perfettamente armonizzare nel loro insieme.

 

TRUCCO:

Un semplice trucco per rendere armonico l’insieme della prua consiste nel costruire per primo l’albero di bompresso e solo successivamente costruirci sopra le serpi di prua.

Con un cartoncino costruisco la sagoma della ruota di prua.

Con un cartoncino costruisco la sagoma della ruota di prua.

Costruisco una sagoma che mi delimiti gli ingombri MASSIMI della ruota di pru.

 

La ruota di prua è costruita in legno.

La ruota di prua è costruita in legno.

Avvalendomi della stampa dei decori realizzo un abbozzo della suddetta ruota.
In questo step lo spessore è di 3 mm. cioè uguale allo spessore del diritto di prua e della lama rompighiaccio.

 

In questa immagine ho eseguito una prova tecnica per valutare le proporzione dei decori e della ruota di prua.

In questa immagine ho eseguito una prova tecnica per valutare le proporzione dei decori e della ruota di prua.

La parte più esterna dovrà mantenere lo spessore (TOTALE) di 3 mm. ma, considerando anche lo spessore della resina del decoro lo devo ridurre a circa la metà.

 

Riduco lo spessore la centro della ruota di prua e la incollo sullo scafo.

Riduco lo spessore la centro della ruota di prua e la incollo sullo scafo.

Nella foto qui sopra ci sono alcuni particolari che ho evidenziato, e precisamente:

  1. Freccia BLU: L’albero di bompresso è stato assemblato su un piano di lavoro a parte ed infilato nella punta dello scafo. Il fuso inferiore presente una sezione quadrata che deve essere mantenuta.
  2. Freccia BIANCA: per il momento mantengo ancora diritto il profilo della ruota di prua, L’attaccatura allo scafo rimane a 3 mm. di spessore.
  3. Freccia ROSSA: la parte finale della ruota di prua è stata asportata e sostituita con dei listelli da 1,5 mm. di spessore.

 

Una volta incollato il decoro scavo lo spazio per accogliere lo scudo in la bandiera inglese.

Una volta incollato il decoro scavo lo spazio per accogliere lo scudo in la bandiera inglese.

Le serpi di prua sono simulate dallo spessore della resina del decoro che è di poco inferiore al millimetro. La freccia GIALLA indica il punto dove andrò ad inserire i rinforzo del foro di cubia per fare passare le catene dell’ancora.

Gialla indica dove ho scavato l’area che accoglierà lo scudo con la bandiera inglese.

La freccia BIANCA indica la parte inferiore della ruota di prua dove ho incollato dei listelli per aumentare lo spessore totale.

 

Lo scudo con la bandiera inglese

Lo scudo con la bandiera inglese merita un approfondimento speciale.
Si tratta di un elemento del decoro delle serpi a forma cilindrica che unisce i due lati dello scafo.

Su un foglio di carta ho stampato delle bandiere inglesi e australiane in diversi misure.

Su un foglio di carta ho stampato delle bandiere inglesi e australiane in diversi misure.

Per realizzare la struttura parto da un listello di legno di tiglio a sezione quadrata da tre millimetri di lato.
Arrotondo la parte superiore fino ad ottenere un semicerchio.
Sullo sfondo si vede un foglio di carta dove ho stampato alcune bandiere inglesi e australiane di diverse misure in modo da poter scegliere quelle più adatte.

 

Sullo scudo in legno incollo una bandiera inglese.

Sullo scudo in legno incollo una bandiera inglese.

  1. Nel riquadrino si vede la sagoma scolpita dello scudo e una bandiera ritagliata dal foglio di carta.
  2. Nel riquadrino cospargo di colla vinilica la parte superiore dello scudo.
  3. Nel riquadrino incollo la bandiera in modo che sia centrata sullo scudo.
La prua della RRS Discovery è ora completa dell’albero di bompresso, dei decori delle serpi di prua, dello scudo con la bandiera inglese e dell’occhio di cubia con i relativi rinforzi.

La prua della RRS Discovery è ora completa dell’albero di bompresso, dei decori delle serpi di prua, dello scudo con la bandiera inglese e dell’occhio di cubia con i relativi rinforzi.

In questa foto finale si può apprezzare il dettaglio elevato dei decori delle serpi con lo scudo in rilievo.

Alla sinistra si vede l’occhio di cubia con i relativi rinforzi.
Si può notare come la ruota di prua sia stata arrotondata e resa meno invasiva